GROSSETO – Il segretario provinciale generale Silp Cgil, Stefano Fabbrini, interviene sulla situazione sicurezza a Grosseto.
“Quello che è successo in questi giorni – scrive – è di una gravità inaudita per una città come Grosseto. Sono passati solo pochi mesi dall’ultimo efferato omicidio. Ormai le poliziotte ed i poliziotti sono costretti a fare turni massacranti per controllare e reprimere il crimine. La problematica della sicurezza in provincia appare sempre più sproporzionata rispetto alle forze in campo, e comincia ad avere dei numeri da metropoli”.
“Come sindacato – insiste – siamo seriamente preoccupati per questo ennesimo caso di cronaca nera. Ancora più grave se viene visto nell’ottica che Grosseto non ha quelle sovrastrutture tipiche delle grandi città, come porti commerciali, aeroporti, ambasciate consolati, centri sociali, poli universitari di dimensioni ragguardevoli, obbiettivi particolarmente sensibili. Per contro abbiamo numeri di cronaca nera e microcriminalità decisamente alti rispetto ad una città di 100.000 abitanti”.
“Il nostro sindacato più volte ha lanciato l’allarme – ricorda – riteniamo che la sicurezza dei cittadini debba passare per un rafforzamento, ed una ottimizzazione degli organici della Polizia di Stato, che in provincia è ai minimi storici. Come già segnalato durante vari incontri dal Silp Cgil al Questore alcuni uffici, squadra mobile, volanti, ufficio gabinetto, si trovano in una cronica e persistente carenza di personale”.
“Tutto ciò – conclude Fabbrini – comporta un abnorme carico di lavoro per i colleghi e, di conseguenza una minore presenza sul territorio. Ci auguriamo che al più presto chi di competenza prenda i giusti correttivi per fronteggiare in maniera equilibrata la situazione, ovvero la repressione del crimine ma soprattutto la prevenzione. Gli uffici che sono in prima linea hanno bisogno di personale, ma soprattutto ne ha bisogno la cittadinanza”.