GROSSETO – Sulle tariffe di asili e nido interviene anche Mauro Pasquali Coordinatore Italia dei Valori per la Provincia Grosseto. «In seguito alle polemiche a mezzo stampa che hanno seguito l’approvazione in Consiglio Comunale delle nuove tariffe di asili nido e scuole dell’infanzia a Grosseto, ci sembra necessario portare a conoscenza di tutta l’utenza quanto segue: la manovra è avvenuta in due fasi, la prima la modifica dei criteri d’accesso e la seconda la revisione e ristrutturazione delle tariffe.»
«Per quanto riguarda i criteri di accesso – prosegue Pasquali -, bisogna osservare che quelli preesistenti non sono stati annullati, ma ad essi è stato affiancato il criterio reddituale (ISEE) il cui peso incide sul punteggio totale per circa il 20-25%. Pertanto non è vero che l’ISEE è l’unico criterio di valutazione, né il principale; mentre è vero che in tal modo molte famiglie a reddito medio-basso hanno potuto accedere per la prima volta ai nidi e alle materne comunali. A tale proposito, le graduatorie appena uscite dicono chiaramente che l’obiettivo è stato raggiunto.»
«Per quanto riguarda le tariffe – prosegue l’IdV -, abbiamo mantenuto tariffe fisse convenienti per le fasce meno abbienti; abbiamo introdotto una tariffa personalizzata per le fasce medie, basata sull’effettivo ISEE; abbiamo richiesto un sacrificio alla fascia più alta, peraltro innalzata da “oltre 24000” ad “oltre 28000” ISEE, tenendo presente che un ISEE di € 28000 corrisponde, più o meno, ad un reddito lordo di € 65000.»
«Le vecchie tariffe – ricorda Pasquali -, oltre ad essere datate 2004 (ben otto anni fa), prevedevano una differenza minima per le diverse fasce di reddito. Va precisato inoltre che i costi attuali a carico dell’Amministrazione sono di € 1000 per bambino al nido e di € 1200 per bambino alle materne, per cui risulta evidente che anche chi paga la tariffa più elevata paga solo una piccola parte del costo, usufruendo di un servizio di eccellente qualità, riconosciuto anche a livello regionale.»
«Alla luce di tutto quanto sopra sinteticamente esposto – si legge nella nota IdV-, tenuto conto dei forti tagli che il Governo ha imposto alle Amministrazioni Comunali, confidiamo che gli utenti, portati a conoscenza dell’effettiva realtà – conclude Pasquali -, vogliano valutare in modo più sereno e positivo l’azione svolta dal Comune di Grosseto.»