GROSSETO – “La festa del sacrificio che si è tenuta nel parco di via Giotto continua a far discutere, sia dal punto di vista della fede religiosa, visto che si è trattato di una celebrazione islamica, sia dal punto di vista delle modalità di sviluppo, in relazione alle misure sanitarie sugli assembramenti”.
“In un periodo di grande attenzione e di stretti controlli per raccomandare le giuste distanze sociali, la corretta gestione di certi avvenimenti diventa difficilmente gestibile – aggiunge Fare Grosseto – E’ il motivo per il quale, ad esempio, la processione di San Lorenzo è stata annullata, malgrado si tratti di una delle tradizioni religiose più sentite in città”.
Fare Grosseto però, sposta la questione su un terreno diverso, ovvero quello politico: «Molti politici della nostra città, molti consiglieri e amministratori, scrivono comunicati sulla vicenda, diffusi sia a mezzo stampa che sui social network. Non comprendiamo perché una cosa così importate non riesca a trovare una sede di discussione e dibattito più appropriata. Non è una questione di fede e di differenti ideologie del credo religioso, ma un tema politico. Ecco allora che sarebbe opportuno aprire il dibattito in consiglio comunale”.
“I consiglieri sono stati eletti per governare e non per fare quattro chiacchiere da bar – conclude la nota – peraltro senza determinare alcuna efficacia sulla gestione del problema, ma solo per cercare consensi attraverso un like”.