GROSSETO – Agosto è, per Grosseto, il mese di san Lorenzo. Quest’anno un po’ insolito, è vero, perché l’emergenza legata al covid ha costretto a scelte dolorose, come quella di non effettuare la processione. Non solo in città, ma anche in altri luoghi della Diocesi (a partire da Marina e Castiglione della Pescaia), che in estate celebravano feste mariane o patronali.
Eppure l’invito del vescovo Rodolfo è ad andare “ancor più dietro a Lorenzo”, al suo esempio, alla sua testimonianza, uno sprone a domandarci davvero cosa significhi che un santo ci è patrono.
“Come tutte le situazioni difficili, che ci tolgono qualcosa e ci fanno dispiacere – commenta – anche questa può essere presa come occasione di riflessione maggiore e di presa di coscienza più forte del valore di quelle cose a cui dobbiamo rinunciare. È quanto cerco di dire anche nel messaggio scritto alla comunità maremmana, per riflettere insieme sul valore di alcune espressioni che tutti usiamo, a partire dall’affermazione del senso identitario di questa festa. Mi sono chiesto cosa voglia dire davvero? Pensando alla persona di Lorenzo, alla sua giovinezza, alla sua dedizione, al suo coraggio e anche alla sua capacità di andare oltre il momento della tortura, ci viene posto davanti un uomo capace, prima di tutto, di stare dentro le realtà così come sono, senza lamentarsi, ma tirando fuori i doni che ha e mettendosi a disposizione”.
E se quest’anno mancherà il segno più caratteristico della festa, la processione, ci sono altri “segni” che si possono cogliere e usare.
MESSAGGIO DEL VESCOVO IN 4MILA COPIE
Il messaggio del vescovo Rodolfo, stampato in 4mila copie e disponibile in formato cartaceo nelle parrocchie o all’ingresso del palazzo episcopale in corso Carducci oppure scaricabile in formato digitale sul sito della Diocesi (www.diocesidigrosseto.it). Sin dal 2014 il Vescovo indirizza alla comunità tutta una riflessione che, anno dopo anno, ha toccato aspetti differenti della festa e di come essa possa incidere sul nostro quotidiano. In sei facciate, oltre alla sua meditazione, riporta anche i momenti salienti delle celebrazioni laurenziane, con orari e luogo.
SETTENARIO DI PREGHIERA (3-9 AGOSTO)
Insieme al messaggio, quest’anno nelle Parrocchie (ma anche all’ingresso del palazzo vescovile) sarà possibile ritirare un altro opuscolo con il “Settenario” di preghiera al patrono. L’invito è a prepararsi, a partire dal 3 agosto, ogni giorno, dedicando pochi minuti alla preghiera e alla riflessione aiutati dai testi che si trovano nel fascicoletto. “Vi esorto a fare il settenario – è l’invito del Vescovo – La preghiera, infatti, ci aiuta a vedere la nostra povertà, ma ravviva la fiducia in colui che crediamo patrono e a cui ci rivolgiamo. Insisto su questo aspetto: è un piccolo itinerario che proponiamo”.
Anche questo sussidio può essere scaricato in formato digitale dal sito dicoesano. Fra l’altro ogni giorno, dal 3 al 9 agosto, sulla pagina facebook della diocesi, sul profilo instagram e sul canale youtube, alle 12 e alle 18, sarà postato il video con cui sarà possibile seguire la preghiera presieduta dal vescovo e registrata nella cappellina interna all’Episcopio.
LUMINI
Poi i lumini: ne sono stati preparati oltre mille, inseriti in sacchettini trasparenti assieme ad un cartoncino che riporta, su un lato, un particolare di un dipinto del Beato Angelico raffigurante san Lorenzo che distribuisce ai poveri (e che sarà impresso anche sul cero che il Comune donerà al 10 agosto), mentre sull’altra facciata una preghiera al patrono composta per l’occasione. I sacchettini sono anch’essi in distribuzione nelle Parrocchie con l’invito ad accendere il lumino su un davanzale di casa la sera del 9 agosto, quando anche le campane di tutte le chiese parrocchiali della Diocesi suoneranno a distesa in segno di festa.
DRAPPI E BANDIERE
Infine i drappi e le bandiere. In questi ultimi anni ne sono state realizzate di nuove, distribuite a residenti e commercianti delle strade solitamente attraversate dalla processione. L’invito è ad esporle e, se non si hanno le bandiere, a stendere alle finestre un drappo bianco o rosso. Anche i commercianti, attraverso le associazioni di categoria, sono stati invitati, ove possibile, ad abbellire le vetrine coi colori di Grosseto