MONTE ARGENTARIO – “Monte Argentario abbandonato a se stesso” lo dice Luigi Scotto capogruppo di “Argentario: Il Progetto”.
“Le notizie provenienti dall’Argentario d’estate, dovrebbero raccontare storie di allegria, spensieratezza, mare, sole, movida e jet set. Una narrativa emozionale per chi immagina, da sempre, una vacanza da sogno in una delle mete più belle e suggestive al mondo”.
“Purtroppo la narrazione degli ultimi giorni ci restituisce l’immagine di un luogo abbandonato a se stesso ed in totale balia degli eventi, dove gruppi di persone scalmanate, indisturbate e senza freni inibitori, continuano a compiere danneggiamenti al patrimonio pubblico e privato, tenendo in ostaggio la serenità dei residenti. Non solo: l’ordine pubblico e il decoro urbano sembrano oramai un ricordo sbiadito. Se Porto Ercole risulta infatti totalmente fuori controllo, a Porto Santo Stefano le cose non vanno assolutamente meglio: assi delle panchine divelte in quello che dovrebbe essere il salotto buono del paese, e una via del Molo affollata dal parcheggio selvaggio di vetture spesso in doppia fila” prosegue Scotto.
“Tradotto: uno dei turismi più importanti al mondo, e dunque da curare e preservare per la sua capacità naturale di produrre valore diffuso, trattato male. E questo soltanto per l’incapacità, da parte di chi ci amministra, di non avere una visione chiara di che cosa voglia dire “fare accoglienza”e non saper realizzare un contesto diffuso di legalità e di rispetto condiviso delle disposizioni normative vigenti. Come se all’amministrazione Borghini del turismo non importasse un fico secco”.
“A volte viene da pensare che questo sindaco segua un disegno preciso teso ad affossare l’Argentario, altrimenti certi comportamenti lesivi dell’interesse nostrano non potrebbero essere spiegati con motivazioni altrettanto plausibili. Per fare un esempio, qualche giorno fa una macchina lussuosa, una Rolls Royce, è entrata, con tanto di autorizzazione esposta, in via del Molo. A guidarla il marinaio (santostefanese) di uno yacht attraccato, che doveva consegnare al comandante (santostefanese) una cosa per poi fare ritorno in villa”.
“Rimasto in sosta un minuto, giusto il tempo di scendere ed effettuare la consegna, il suo transito (regolare) non è sfuggito all’occhio solerte di un nostro vigile che, probabilmente abbagliato dall’appariscenza della vettura, lo ha inseguito e aggredito verbalmente in malo modo, davanti a molte persone, mettendolo in forte imbarazzo. Un atteggiamento censurabile sfociato in un assurdo verbale per divieto di sosta. Ora questo modo di esercitare il potere, questo eccesso di rigore verso chi produce ricchezza, ed il lassismo ignobile dimostrato verso quei gruppi di bulli patentati che, da settimane, seminano disordine e danni in tutto il Promontorio a chi giova?” si chiede Scotto.
“Quale risultato dovrebbe produrre questo stupido doppiopesismo se non una cocente sfiducia verso le istituzioni e l’aumento del rischio che coloro che designano l’Argentario come luogo prediletto per trascorrere le vacanze estive se ne vadano altrove? Noi tutti lo sappiamo e ne siamo spaventati ed amareggiati. Invece il sindaco lo sa?”.