GROSSETO – “Abbiamo vissuto momenti terribili a seguito del lockdown, mesi durante i quali abbiamo rischiato di perdere le speranze e la fiducia nel futuro, un periodo lunghissimo che pensavamo avrebbe decretato la morte delle nostre attività; oggi però grazie alla nostra determinazione, alla qualità del servizio che offriamo e al sostegno che abbiamo ricevuto, guardiamo avanti con maggiore serenità”.
A parlare sono Elena Tavaroli, parrucchiera e titolare di un salone a Grosseto, e Giada Ghini, stilista di abiti da sposa e cerimonia titolare di un atelier a Castiglione della Pescaia, due giovani imprenditrici grossetane che hanno deciso di sfidare questo terribile momento continuando a garantire alla clientela, nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, la loro professionalità ed esperienza.
Donne determinate e consapevoli dell’importanza del loro mestiere, per il quale hanno fatto tanti sacrifici e che non intendono abbandonare.
“I mesi dello stop forzato sono stati davvero terribili – spiegano le due imprenditrici -, non avevamo idea di cosa ci attendesse e la paura di doverci arrendere era all’ordine del giorno.
Durante queste lunghe settimane ciascuna di noi ha fatto il possibile per continuare a credere nella possibilità di un futuro migliore. Ci siamo fatte coraggio e grazie anche al sostegno di molti abbiamo attraversato questo terribile momento.
Un pensiero particolare lo rivolgiamo a Confartigianato, l’associazione alla quale siamo iscritte che non ci ha mai lasciate sole, e al Rotary Club di Grosseto nella figura del presidente Claudio Camilloni, che ci ha donato un riconoscimento concreto per aiutarci ma anche come segno di incoraggiamento per l’impegno dimostrato in qualità di giovani imprenditrici.
Essere titolari di partita iva e fare impresa non è semplice, e con le nuove restrizioni è ancora più complicato: le responsabilità sono aumentate, le spese vive sono molto alte e la burocrazia non aiuta. Per questo è stata preziosa la vicinanza della nostra associazione, anche perché ha rafforzato in noi il senso di appartenenza a questo territorio.
Questi supporti e la passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano – concludono le due imprenditrici maremmane – sono stati determinanti per tornare a lavorare con maggiore determinazione e con orgoglio, sperando di essere esempio per i tanti che, delusi e preoccupati, vorrebbero arrendersi e chiudere le loro attività”.
“Quando il Rotary Club di Grosseto ci ha chiesto di segnalare alcuni giovani imprenditori nostri associati per essere premiati in questo momento di emergenza sanitaria, la scelta non è stata facile – interviene Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Imprese. Abbiamo optato per queste due giovani donne perché abbiamo ritenuto importante dare visibilità anche a chi si occupa della ‘cura della persona’ che tra i vari codici Ateco sono stati quelli che hanno affrontato tantissime difficoltà.
Come associazione, la vicenda di queste nostre associate ci inorgoglisce: nei mesi di lockdown, abbiamo comunque garantito presenza, professionalità e competenza alle nostre aziende; abbiamo lavorato per interpretare le molteplici norme che sono state emanate, trasferendo informazioni, suggerimenti e chiarimenti alle nostre imprese.
Oggi non possiamo parlare di una vera e propria ripresa, ma l’aiuto che abbiamo sempre garantito ai titolari di piccole e piccolissime imprese è stato determinate e la storia di Elena e Giada ne sono una testimonianza.
Ogni attività che chiude è una sconfitta sia sotto il profilo economico ma anche sociale, per questo, pur nella difficoltà di interpretare le farraginose linee guida che arrivano dal Governo, non abbiamo mai fatto mancare il nostro supporto al tessuto imprenditoriale locale.
Come Confartigianato – conclude il segretario – guardiamo avanti certi che la crisi non è ancora risolta ma consapevoli del fatto che il nostro territorio gode di imprenditori e imprenditrici determinati e pronti a rimettersi in gioco per dare impulso all’economia locale e dare una prospettiva certa al nostro territorio”.