MASSA MARITTIMA – Contrari all’insediamento artigianale del Magrone per il costo, ma anche per motivi archeologici e geologici. La Lista civica Massa Comune ribadisce quanto già affermato in passato. «E’ nota la nostra contrarietà all’acquisto dell’area il Magrone per adibirla ad insediamenti artigianali e commerciali, per la sua distanza dal capoluogo ed il conseguente riflesso negativo sulla disastrata economia del nostro comune. Ribadiamo, quindi – si legge nella nota di Federico Montomoli, Gennaro Orizzonte, Francesco Mazzei -, che sarebbe stato meglio ampliare l’attuale area di Valpiana o favorire gli insediamenti in Ghirlanda; ambedue i siti sono infatti prossimi al capoluogo.»
«Riteniamo altresì che l’importanza delle ulteriori motivazioni da noi addotte di natura tecnica ed economica non siano state tenute nella debita considerazione» Massa Comune parla di un costo, 2 milioni di euro, troppo alto, ma anche di una zona inadatta a quel tipo di insediamento per ragioni di tipo geologico, ma anche archeologici: nell’area sarebbero presenti caverne paleolitiche e i resti di insediamenti etruschi, che potrebbero bloccare i lavori di scavo in caso di ritrovamenti.
«La consapevole sottovalutazione delle argomentazioni da noi addotte – afferma ancora la Lista civica -, potrebbe avere pesanti implicazioni e conseguenze in termini economici oltre lo sproporzionato prezzo di acquisto che incideranno pesantemente sui bilanci delle famiglie massetane, o addirittura l’impossibile previsto utilizzo dell’area stessa.»
Massa comune ha presentato a tal proposito una nota in consiglio comunale «la mancata motivata risposta, in termini tecnici ed economici, alle argomentazioni da noi addotte e le eventuali implicazioni economiche conseguenti ci vedrebbero costretti – concludono – ad intraprendere tutte, ribadiamo tutte, le azioni lecite e legittime per la difesa degli interessi dei cittadini massetani.»