ORBETELLO – “E’ vero, viviamo in un posto splendido, in un terreno magico che offre un ristoro all’anima come poche cose al mondo. Mi spiace, però, constatare che per arrivarci ogni anno diventa sempre più difficoltoso. E quest’anno ancor di più, soprattutto da quando è iniziato questo periodo di convivenza con il Covid”. A scriverlo, in una lettera aperta, Lorenzo Piermattei, un nostro lettore.
“Inutile promuovere il territorio – prosegue – se poi lasciamo che l’arrivo dei turisti sia fatto solo con mezzi propri, semplicemente perché i trasporti sono vetusti ed insufficienti. La cosa che veramente non riesco a capire perché non sia mai tentata una sinergia tra i vari Comuni del territorio, Orbetello, Monte Argentario, Isola del Giglio e Magliano in Toscana, al fine di risolvere il problema dell’accoglienza degna del prestigio che vogliamo dare al territorio”.
“Troppe parole, oramai si sono sprecate da parte dei cittadini nei confronti di questi disagi, principalmente nel periodo estivo, dove chi viene a trovarci usando il treno si trova spaesato e senza assistenza. Il biglietto da visita è desolante, e da pendolare lo vedo spesso e sovente, dal momento che l’unica attività presente all’interno della stazione di Orbetello è il BarBanera, che per quanto può, prova a sopperire le mancanze delle società di trasporti, Tiemme Spa e Trenitalia Toscana, avendo la rivendita dei titoli di viaggio, ma ciò non basta” prosegue il lettore.
“Penso che il miglior modo per presentare il territorio ai villeggianti (tralascio i pendolari che bisognerebbe aprire un capitolo a parte) sia la prima accoglienza, e la nostra stazione non ha nulla, è una desolazione, e vedere la gente che fa fatica a scendere dalle carrozze, visto il dislivello dal predellino del vagone allo scalino della pensilina, entrare nell’atrio della stazione, ritrovarsi in un rione urbanizzato ma lasciato al degrado, senza uno stralcio di indicazione, senza nessun punto di informazione e senza un luogo dove gli astanti possono aspettare gli autobus riparati dagli eventi è veramente ridicolo per il 2020. Un po’ di buona volontà da parte delle amministrazioni risolverebbe al meglio la situazione, ma purtroppo per chi non è abituato a prendere i mezzi di trasporto queste sono problematiche che non vengono nemmeno lontanamente sfiorate”.
“Qua non si parla di demolire e ricostruire il piazzale o tutto l’edificio, ma semplicemente di sfruttare al meglio certe situazioni, magari con un ufficio informazioni creando così anche posti di lavoro che si potrebbero ripagare con l’affitto di mezzi di trasporto elettrici, e cosa molto importante, quella di battere seriamente i pugni sul tavolo ed obbligare la Tiemme a potenziare e gestire al meglio i trasporti, perché non è possibile che l’ultimo autobus in partenza per Porto Santo Stefano sia alle 20.10 e che in arrivo alla stazione vi siano ancora ben sei treni”.
“Qualcuno dirà che gli autobus non ci sono perché le persone che arrivano a quegli orari difficilmente usufruiscono del trasporto pubblico, ma questa è come la storiella del cane che si morde la coda. La verità è solamente politica, ed è inutile girarci intorno – conclude -: a nessuno interessa sistemare la situazione e tutte le promesse e le rassicurazioni fatte come al solito cadranno in un nulla di fatto, tanto i turisti se ne andranno e tutto tornerà nell’oblio” conclude.