GROSSETO – L’Aurelia verrà messa in sicurezza: è questa l’intenzione espressa dalla ministra alle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli a seguito dell’incontro con Riccardo Breda, presidente della Camera di commercio Maremma e Tirreno. La ministra ha chiarito che sono stati analizzati i prossimi passi nevralgici per riuscire a concludere l’opera e che il primo sarà chiudere la conferenza dei servizi e avviare il passaggio di competenze tra Sat e Anas.
Dopo il passaggio di competenze Sat-Anas, il cronoprogramma illustrato dalla De Micheli prevede l’ipotesi della nomina di un commissario, poi l’assegnazione delle risorse per il tratto a nord di Grosseto e per l’ammoderamento Anas per la parte a sud di Grosseto. Per Legambiente si tratta di una svolta a cui si deve dare seguito subito con i fatti.
“Adeguare l’Aurelia e metterla in sicurezza – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente – rappresenta un traguardo non solo legato alla nostra visione ecologica e moderna rispetto alle grandi opere troppo spesso invasive e devastanti, ma soprattutto ad una battaglia di civiltà, razionalità e rispetto dei beni comuni. Mettere in sicurezza l’Aurelia è la soluzione più economica per le casse dello Stato, la meno impattante rispetto ad un territorio di altissimo valore come la Maremma, la più veloce da realizzare e che allo stesso tempo risponde ai requisiti di sicurezza necessari”.
“Per decenni – ha continuato Gentili – abbiamo lottato senza sosta, preso in analisi progetti assurdi e faraonici, contrastato interessi molto tenaci, fatto fronte ad ostacoli che sembravano insormontabili, spiegato con fermezza le nostre ragioni, quelle dell’ambiente e del buon senso, realizzato innumerevoli conferenze e manifestazioni di piazza. Oggi finalmente il Governo sembra voler mettere la parola fine a questo infinito rimbalzo di responsabilità che ci ha portati ad essere in ritardo di anni”.
“Ora però – ha concluso Gentili – serve immediatamente passare dalle parole ai fatti: il Governo apra una volta per tutte i cantieri, a cominciare dal tratto più pericoloso di Capalbio e dia concretamente un segnale positivo. La Maremma ha bisogno di non essere ancora una volta abbandonata e l’Aurelia deve essere messa subito in sicurezza”.