GROSSETO – “In questi giorni abbiamo chiamato il Cup e gli ambulatori della Asl per sapere che fine avessero fatto le visite prenotate in febbraio e concesse per la metà di maggio, visto che sono state sospese a causa del covid-19. Questa volta, a differenza del passato, sia il Cup che gli ambulatori della Asl hanno risposto in tempi lunghi ma, vista la situazione, accettabili, circa 15/20 minuti di attesa. Al Cup hanno risposto gentilmente che non è compito loro fornire nuovi appuntamenti per le visite sospese a causa della pandemia, e che i nuovi appuntamenti devono fornirli gli ambulatori di riferimento”.
A scriverlo, in una nota, Fabrizio Rossi, presidente provinciale Fratelli d’Italia Grosseto, e Moreno Bellettini del direttivo provinciale Fratelli d’Italia Grosseto.
“Gli ambulatori di riferimento – proseguono -, sempre gentilmente, hanno risposto che non è compito loro chiamare per i nuovi appuntamenti, di avere pazienza, che quando saranno stabilite le date per le visite, tuttora sospese, il Cup penserà ad avvisare in tempi brevi.
Visto le risposte un poco contraddittorie, a noi è sembrata una carenza di comunicazione tra le strutture della Asl o peggio, un “rimpallo” di responsabilità. Visto che non è certamente responsabile, come abbiamo appreso a mezzo stampa, la scelta effettuata dal direttore sanitario della Asl sud est Antonio D’Urso di riaprire in ospedale le visite a pagamento molto prima di avere esaurito le visite programmate dalla sanità pubblica presso gli stessi specialisti, i quali, secondo la scelta di D’Urso, hanno tempo sufficiente per effettuare le visite a pagamento. Il tutto in spregio alla attualmente claudicante sanità pubblica sbandierata quale eccellenza della Toscana dal governatore Enrico Rossi e dall’assessore Stefania Saccardi, ma non dai cittadini toscani in attesa da mesi di effettuare visite ed esami essenziali per la loro salute.
Dopo i ventilatori polmonari “fantasma” le mascherine “farlocche”, gli amministratori della toscana continuano a prendere e ad avallare decisioni inidonee per la salute del popolo toscano.
Forse pensano di essere intoccabili – concludono -, ma stanno facendo i conti sottovalutando l’intelligenza e la pazienza dei toscani che non vedono l’ora di votare e cambiare, sicuramente in meglio, dopo 50 anni di venditori di chiacchiere”.