ORBETELLO – “Nel Parco delle Crociere di Orbetello possiamo assistere ad un fenomeno naturalistico ed ornitologico veramente interessante: una Garzaia urbana, ovvero una concentrazione di nidi di ardeidi in un parco urbano, nel bel mezzo di un centro abitato, nonostante il traffico quotidiano di autoveicoli”.
A scriverlo, in una nota, il Wwf di Grosseto.
“In particolare – prosegue il Wwf -, le specie in questione sono gli aironi guardabuoi (Bubulcus ibis) e le garzette (Egretta garzetta), specie che costruiscono il nido prevalentemente su alberi ad alto fusto. I primi sono caratterizzati dal becco e le zampe giallo-ocra e dal piumaggio bianco che nel periodo riproduttivo assume una colorazione arancio sul dorso e sulla testa. Le seconde, invece, hanno un piumaggio bianco e vaporoso con il caratteristico ciuffetto bianco dietro la nuca, per il quale nel dialetto orbetellano prendono il nome di “pennino”; inoltre hanno il becco nero e le zampe anch’esse nere, ma con le estremità inferiori gialle.
Entrambe queste specie sono protette da leggi nazionali, ma in particolare la garzetta ha una tutela specifica assicurata dalla Direttiva Uccelli (2009/147/CE) una normativa europea a tutela della fauna ornitica particolarmente delicata. Ricordiamo infatti che le garzette, per il pregio del loro candido piumaggio, ambìto per decorare gli abiti delle nobili signore, rischiarono l’estinzione nei primi anni del ‘900.
Da ormai qualche anno gli aironi e le garzette si sono insediati nel centro abitato di Orbetello per una serie di fattori, in primo luogo la tendenziale tranquillità dell’ area, lontana dai rumori delle macchine agricole, inoltre la particolare posizione strategica dell’ istmo su cui si trova la Cittadina di Orbetello, al centro della laguna, territorio di alimentazione delle garzette, che si cibano di piccoli pesci e non distante dai campi coltivati della Parrina, di Patanella e del Giardino, zona di alimentazione degli aironi guardabuoi che trascorrono le loro giornate nei campi coltivati per scovare vermetti, rospi, lucertole e che, come dice il nome, amano frequentare le mandrie di mucche e le greggi di pecore per cibarsi degli insetti disturbati dal passaggio degli animali.
La Garzaia urbana di Orbetello nel corso del tempo ha subito dei mutamenti, dapprima era localizzata sui pini d’Aleppo e pini domestici del Parco Ex Idroscalo, nella fascia recintata che costeggia il Fosso Glacis, poi a causa del taglio degli alberi, gli aironi si sono spostati su altri pini, sempre all’ interno del Parco ex Idroscalo. Anche qua però gli elementi di disturbo non sono mancati, basti pensare che l’area sottostante i pini è adibita a parcheggio durante i periodi “caldi” del turismo.
Quest’anno, complice anche la tranquillità durante il lockdown, caduto proprio nei mesi in cui aironi e garzette si apprestano a costruire i nidi, la quasi totalità della garzaia si è trasferita sui pini del Parco delle Crociere, luogo sicuramente più tranquillo in quanto interdetto al traffico veicolare. Il numero di coppie per questa stagione riproduttiva è sensazionale, i volontari del Wwf che monitorano costantemente le evoluzioni e lo status della garzaia hanno registrato oltre 360 coppie, tra aironi guardabuoi e garzette.
I numeri sono veramente importanti e fanno capire come Orbetello sia ancora una volta un luogo scelto dalla natura per la prosecuzione della vita di numerose specie di uccelli, nonostante la costante pressione antropica.
La Garzaia urbana di Orbetello, oltre ad essere un fenomeno molto raro e unico in Italia per queste dimensioni, rimane l’ultimo baluardo di nidificazione di airone guardabuoi e garzetta nella zona sud della Provincia di Grosseto in quanto le altre garzaie del territorio sono andate distrutte nel tempo per fenomeni naturali attribuibili in gran parte al maltempo.
Ringraziamo l’assessore Luca Minucci e tutta l’Amministrazione Comunale di Orbetello per aver compreso l’importanza naturalistica e l’unicità di questo fenomeno. La garzaia poi può rappresentare un’attrattiva turistica per birdwatchers e appassionati di natura in una stagione, quella estiva, nella quale invece altri uccelli come i fenicotteri, che rendono Orbetello famosa nel mondo, sono meno presenti.
Come Wwf locale stiamo concordando delle strategie con l’Amministrazione per ridurre e contenere l’inconveniente del guano che, ci rendiamo conto, è una problematica non di poco rilievo e per il quale invitiamo la cittadinanza a portare pazienza.
Inoltre, siamo disponibili ed anzi, molto contenti di organizzare delle visite guidate per locali e turisti – conclude il Wwf -, al fine di illustrare questo fenomeno raro, unico e di grande pregio naturalistico e di sensibilizzare le persone sull’importanza della tutela di queste specie protette”.