GAVORRANO – Si erano recati alla sede della Croce Rossa per scegliere dei capi di abbigliamento d’infanzia perché avevano bisogno di aiuto, come purtroppo in questo periodo accade spesso e a fin troppe famiglie. La Croce Rossa, infatti, non solo in tempi di Covid, è l’indirizzo a cui si rivolgono le famiglie in difficoltà e i volontari cercano di aiutare chiunque con ogni mezzo a loro disposizione. Per chi ha bisogno di un sostegno, da un capo di abbigliamento usato ai beni alimentari di prima necessità, da loro trova sempre una porta aperta. Anzi, un portone.
Ma ieri pomeriggio, forse per “colpa” di un cassonetto troppo pieno, proprio alcuni di quegli indumenti che erano stati donati dai cittadini per i bambini meno fortunati, sono stati trovati buttati per terra nel capoluogo minerario. Un gesto che lascia un segno profondo.
È la delusione, anziché rabbia, la sensazione prevalente da parte del comitato Cri locale che da mesi lavora senza sosta per aiutare il prossimo.
«Con estremo rammarico – dicono – abbiamo riconosciuto dei capi di abbigliamento che sono stati da noi consegnati a persone che si sono presentate presso la nostra sede, scegliendoli capo per capo e che successivamente sono stati gettati accanto ai cassonetti dell’immondizia a Gavorrano. Un atto di un’inciviltà assoluta che non colpisce la Croce Rossa, ma i cittadini verso i quali gli abiti sono destinati».
«Grazie ai nostri registri – proseguono -, siamo in grado di risalire a chi erano stati consegnati questi abiti, pertanto non si dovrà meravigliare se la prossima volta non le verrà riservata la stessa cortesia, visto che poteva benissimo riportare in sede la merce, destinandola, così, ad altre persone. Questo gesto, che condanniamo fermamente, non ci fa perdere l’entusiasmo in quello che facciamo, e si ricorda che portiamo avanti questo progetto rivolto a chiunque ne abbia veramente bisogno».