GAVORRANO – “Oggi il gruppo consiliare Di Curzio Sindaco non si è potuto esimere dallo scrivere al primo cittadino gavorranese una lettera con la quale segnaliamo gravissime criticità igienico sanitarie nelle frazioni di Grilli, di Bivio di Ravi e di Giuncarico”. A scriverlo, in una nota, Andrea Maule, capogruppo di Di Curzio Sindaco.
“Ci eravamo già occupati di questo argomento – prosegue -, ed in particolar modo della frazione di Grilli, nello scorso mese di ottobre. Da allora ad oggi poco o nulla è cambiato ed anzi, le situazioni di gravità sono triplicate”.
“Al già segnalato canale di scolo di Grilli, ancora oggi ben colmo di liquami, si aggiunge una pressoché identica situazione all’ingresso sud della frazione di Bivio di Ravi. Anche in quest’ultima vi è un canale di scolo lasciato alla più completa incuria, che occluso dalla folta vegetazione e dai detriti impedisce il regolare deflusso dei reflui. Risultato: un maleodorante piscina di liquami a dare il benvenuto a chi transita per Bivio di Ravi”.
“Non da meno la situazione che si presenta appena sotto all’abitato di Giuncarico. Lì la famosa rete fognaria, che nel tempo è già stata oggetto di contenziosi tra l’Amministrazione ed alcuni cittadini, sversa i propri contenuti lungo la strada vicinale di Fonte Lunga. Chi vuole quindi fare una passeggiata per questa suggestiva strada secolare con fondo in pietra, lo potrà fare ammirando, ed odorando, un rigagnolo di liquami che tranquillo e beato scorre verso valle”.
“In una così delicata fase per il nostro territorio, ciò che l’amministrazione ci offre è davvero imbarazzante. Dopo aver vissuto sulla nostra pelle le conseguenze che porta l’incuria igienico sanitaria (vedi il covid, nato nei discutibili mercati cinesi), ciò che abbiamo visto nel nostro territorio desta gravissime preoccupazioni” prosegue Maule.
“E’ forse così che il sindaco Andrea Biondi, responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, intende ottemperare ai suoi obblighi di legge? E’ forse così che il sindaco Biondi intende attrarre i turisti nel nostro territorio per dare speranza di sopravvivenza alle nostre strutture ricettive? Delle imbarazzanti vicende – conclude Maule – ne abbiamo dato opportuna informazione ad Asl, ad Acquedotto del Fiora ed al Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, affinché gli enti preposti intervengano tempestivamente a sopperire alle gravi mancanze del nostro primo cittadino”.