SCARLINO – “Ci fa piacere il chiarimento del candidato alla presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani che oggi precisa ‘l’obsoleto inceneritore di Scarlino non deve essere riaperto’. Questo però non basta”.
A scriverlo, in una nota, Cinzia Tacconi, segretaria Pd Follonica, e Luca Niccolini, segretario Pd Scarlino.
“Rimane aperta la procedura avviata dalla Regione Toscana per la concessione della settima autorizzazione richiesta dalla società Scarlino Energia il 20 dicembre 2019 – proseguono -, rispetto alla quale chiediamo da subito da parte dell’attuale Amministrazione atti decisi per fermare questo inaccettabile nuovo iter.
La vicenda dell’inceneritore, che ha una storia di circa trent’anni, tocca la sensibilità di tutta la comunità di Follonica e Scarlino in modo estremamente particolare.
L’impianto di Scarlino è chiuso a causa di revoca delle autorizzazioni concesse da parte di sentenze del Tar Toscana e del Consiglio di Stato di cui l’ultima del 2019, c’è una sentenza del Tribunale di Grosseto che dà ragione ai cittadini che hanno attivato una class action la cui legittimità è stata confermata dalla Corte di cassazione quest’anno.
La via giudiziaria non è stata percorsa solo dai comitati ma anche dalle amministrazioni comunali: Follonica nel 1996 e in seguito insieme Follonica e Scarlino.
Quindi dopo l’ultima positiva dichiarazione rimangono aperte le domande:
perché, nonostante tutte le sentenze che negli anni si sono succedute fino alle recentissime – che peraltro sottolineano il pesante carico di inquinamento della Piana di Scarlino -, si ricomincia un iter dall’inizio senza prendere atto che su questo territorio non possono insistere impianti inquinanti?
perché non c’è mai stato un giudizio politico di inaffidabilità su questa azienda?
per quante volte su uno stesso impianto si può reiterare una nuova autorizzazione, presentando certo alcune modifiche ma sostanzialmente sempre dello l’impianto si tratta?
quante risorse pubbliche dovremmo ancora spendere per approfondire i progetti presentati da Scarlino Energia?
abbiamo mai pensato quanto sia costato alla comunità tra emissioni inquinanti, costo degli studi di approfondimento di Asl Arpat dei tecnici incaricati dai comuni, per i contenziosi?
Sulle politiche regionali in tema di ambiente e di pianificazione del ciclo dei rifiuti rimaniamo fermi alla risoluzione approvata in consiglio regionale il 23 luglio 2019 “La nuova politica sui rifiuti e sull’economia circolare” dove si confermava il superamento dell’incenerimento come forma di chiusura del ciclo dei rifiuti.
Dopo 28 anni di contrasto a questo impianto questo territorio ha già espresso tutta la sopportazione possibile verso l’incenerimento o termovalotizzazione che si intenda. Ora dobbiamo solo scrivere la parola fine.
Queste domande sono aperte – conclude – e aspettiamo il candidato Giani a Follonica ed a Scarlino a breve per darci le risposte”.