GROSSETO – Accendiamo i riflettori sui luoghi da proteggere nel nostro territorio. Il FAI Fondo Ambiente Italiano chiama di nuovo a raccolta gli italiani con la decima edizione dei Luoghi del Cuore, la campagna nazionale promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che consente di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi che meritano tutela e valorizzazione. Il censimento è appena partito, i luoghi del cuore da votare sono stati segnalati spontaneamente da cittadini e associazioni del territorio. “In provincia di Grosseto – spiega Maria Pia Vecchi, capo delegazione FAI provinciale – quest’anno sono stati segnalati ben 5 Luoghi del Cuore, che riflettono la ricchezza e la varietà del nostro splendido territorio, dal mare alla montagna: Bagno Roselle, antica stazione termale nell’omonima frazione di Grosseto, il Forte San Rocco a Marina di Grosseto, la Rocca Silvana nel comune di Castell’Azzara, San Giungano nel comune di Roccastrada e il borgo di Rocchette di Fazio, nel comune di Semproniamo. Cinque gioielli che sicuramente sono già nel cuore di molte persone e che grazie a questa campagna hanno la possibilità di essere conosciuti e valorizzati. Noi possiamo aiutarli a scalare la classifica nazionale, votandoli e invitando altri a votare entro il 15 dicembre. Ricordo che i luoghi sono stati segnalati spontaneamente dai cittadini e che si possono votare anche più luoghi della provincia e di tutta Italia, ma per ciascun luogo si può esprimere un solo voto”.
Verranno decretati anche 3 luoghi vincitori della classifica nazionale, che saranno premiati, a fronte della presentazione di un progetto concreto, rispettivamente con 50mila euro; 40mila e 30mila euro. Al luogo più votato del web sarà dedicato anche un video promozionale. La novità di questa decima edizione è l’aggiunta di due classifiche speciali: Italia sopra i 600 metri dedicato alle aree montane del Paese e Luoghi storici della salute dedicato alla valorizzazione della tradizione secolare dell’Italia nella cura del corpo che spazia dalle terme romane, alle farmacie storiche agli ospedali nati nel rinascimento. Per i vincitori delle due classifiche sono in palio complessivamente 20mila euro. FAI e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati, lanceranno inoltre il consueto bando per la selezione degli interventi in base al quale tutti i proprietari (pubblici o non profit) e i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.
Ma ecco i Luoghi del cuore segnalati in provincia di Grosseto che è possibile votare:
Bagno Roselle nel comune di Grosseto, segnalato dalla Pro loco di Roselle. In questo luogo si trovano le più antiche terme della Maremma Toscana, utilizzate in epoca romana, poi abbandonate durante il Medioevo e riprese nel 1822 da Pietro Leopoldo. Bagno Roselle è l’edificio che ospitava proprio le Terme Leopoldine, costruite per opera di Pietro Leopoldo Granduca di Toscana. Durante i lavori vennero rinvenute 4 teste di leone in marmo risalenti probabilmente al periodo tardo etrusco. E due teste vennero collocate all’ingresso della struttura termale. Le terme sono state in uso fino al 1966. L’edificio necessita di un intervento straordinario di sanificazione delle terrazze che al momento presentano infiltrazioni.
Forte San Rocco a Marina di Grosseto, segnalato dalla pro loco di Marina di Grosseto. Una struttura difensiva costruita nel 1787-88 dal Granduca Pietro Leopoldo II Asburgo di Lorena, per potenziare le difese costiere tra l’Uccellina e Castiglione della Pescaia. Fu terminata sotto la reggenza del figlio Ferdinando III. Le fondamenta, essendo sul mare, vennero realizzate con dei pali su cui far poggiare una intelaiatura di tavoloni di pino, meno costosi della pietra, data l’abbondanza di legname che garantiva la pineta. Dista 400 metri dal mare, di aspetto severo ed elegante presenta 3 distinti corpi di fabbrica: il bastione, la torre e il cortile. Dal 1835 al 1844 fu oggetto di restauri. Dopo l’annessione del Regno d’Italia il forte passò alle dipendenze del Ministero delle Finanza e ospitò le guardie doganali. Negli anni a cavallo tra l’800 e il 900 un solo luogo fortificato interrompeva il lungo litorale disabitato immerso nella natura selvaggia.
Rocca Silvana nel comune di Castell’Azzara. Costruita nel IX secolo era un antico possedimento dell’abbazia di San Salvatore al Monte Amiata. Con la famiglia Aldobrandeschi assunse un ruolo strategico nel controllo e nello sfruttamento delle vicine miniere di cinabro e mercurio. Una serie di campagne di scavo e interventi di restauro hanno permesso il recupero di una parte della Rocca. Nell’area sommitale si trova il palazzo signorile a pianta quadrangolare presso il quale vi sono i resti di una cisterna dell’acqua e una cappella. In corrispondenza della porta principale si trova tuttora una splendida torre a forma pentagonale.
Cripta dell’abbazia di Giugnano a Roccastrada. Nascosta tra le fronde di un bosco di lecci a poca distanza dal castello di Montemassi, la cripta è l’unica struttura superstite di un vasto complesso monastico le cui origini risalgono al secolo XI. Con le sue colonne e i pilastri di forma ottagonale sormontati da capitelli lavorati, la Cripta rientra nella cultura formale del primo romanico che guarda ai modelli antichi per sperimentare forme nuove.
Rocchette di Fazio nel comune di Semproniano: in questo caso è un borgo intero che si candida a Luogo del cuore. Il paese medievale dominato dalle antiche vestigia del Castello Aldobrandesco e dalla chiesa romanica di Santa Cristina è caratterizzato dalle piccole case in pietra, che sembrano tenersi in equilibrio sulla cresta di altissime pareti di roccia calcarea, a picco sul fiume Albegna.
Ecco come votare: il voto è on line, è sufficiente andare sul sito del FAI al seguente link www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/i-luoghi-del-cuore/, cercare il luogo, seguire le istruzioni e votare, soprattutto condividere il voto con amici e conoscenti.