ARCIDOSSO – “Finalmente mister tentenna ha deciso. Il Palazzone di Arcidosso, anche se tardivamente, sta per essere sgomberato, almeno così leggiamo nell’ordinanza firmata alcuni giorni fa dal sindaco Jacopo Marini“.
Così, in una nota, Fabrizio Rossi, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Bruno Ceccherini, consigliere provinciale, e Guendalina Amati sull’ordinanza di sgombero del Palazzone di Arcidosso.
“Ricapitolando – spiegano gli esponenti politici di FdI -, la vicenda del Palazzone di Arcidosso nasce diversi anni fa quando l’amministrazione comunale di centrosinistra, che conosceva benissimo lo stato in cui versava l’immobile, aveva reputato più opportuno sottacere e chiudere gli occhi sino ad oggi. Adesso, che è stata messa alle strette sia dalle relazioni delle Forze dell’ordine, sia dalle lamentele dei cittadini, sia dalle denunce di Fratelli d’Italia, è stata costretta a fare quello che da noi era stato richiesto già da moltissimo tempo, e cioè un’ordinanza di sgombero”.
“L’ordinanza adesso è arrivata – dicono Ceccherini e Amati – e la vediamo solamente come una vittoria parziale, perché dalle nostre prime denunce, purtroppo sempre inascoltate, è intercorso tanto di quel tempo che la situazione all’interno del Palazzone e nelle zone limitrofe, si è deteriorata sempre più, portando degrado e gravi problemi, sia igienico sanitari che di sicurezza”.
“La giunta Marini – continuano Bruno Ceccherini e Guendalina Amati – può anche tessere le lodi sul proprio operato, ma è purtroppo sotto gli occhi di tutti che la lentezza nell’agire, nel procrastinare decisioni, e il rendere agli occhi della gente che la situazione del Palazzone era come un qualcosa di poco grave e non pericoloso, ha esposto tutta la popolazione arcidossina, e non solo, ad un grande e grave pericolo reale che è stato quello di non vivere in sicurezza e tranquillità, come invece qualsiasi cittadino meriterebbe”.
“Con questo atto – concludono Rossi, Ceccherini e Amati – speriamo che si ponga definitivamente termine a questa incresciosa vicenda, senza il bisogno di dover assurgere alle cronache nazionali, magari in programmi televisivi nazionali, come esempio di degrado e incuria, dando un immagine lesiva di quanto invece di bello c’è nel nostro territorio amiatino”.