MANCIANO – “Mentre la minoranza chiacchiera, l’amministrazione comunale di Manciano fa i fatti”.
Queste le parole del sindaco Mirco Morini in merito agli attacchi ricevuti sul presunto immobilismo dell’attuale giunta.
“Invece, già da giovedì 30 aprile – continua il sindaco – è pronto e deliberato un piano di rilancio dell’economia del territorio, minato in questi mesi dalla terribile pandemia da Covid-19.
È volontà di questa amministrazione, come prima misura, proporre al Consiglio comunale la sospensione dell’applicazione dell’imposta di soggiorno, nell’ottica di rilancio del turismo e di incentivo dell’economia del territorio posto che l’epidemia da Covid-19 sia formalmente riconosciuta evento eccezionale e di grave turbamento dell’economia.
Per l’anno 2020, procederemo alla sospensione dell’applicazione dell’imposta di soggiorno fino alla prima domenica del mese di novembre (inclusa) che, di fatto, è il termine previsto dall’art. 2 del Regolamento sull’imposta di soggiorno.
Come seconda misura, forniremo all’ufficio competente, l’indirizzo sul differimento delle scadenze del pagamento del Cosap (canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), in questo caso per occupazioni permanenti del suolo pubblico, secondo i termini che seguono: prima rata entro ottobre 2020 (per l’anno 2019 la scadenza era fissata per maggio); seconda rata entro dicembre 2020 (per l’anno 2019 la scadenza era fissata per luglio); terza rata entro febbraio 2021 (per l’anno 2019 la scadenza era fissata per settembre); quarta rata entro aprile 2021 (per l’anno 2019 la scadenza era fissata per novembre).
Per quanto riguarda fiere e mercati, il Cosap è concepito come unica rata con scadenza gennaio 2021. Inoltre, se supportati dalle leggi e disposizioni anche di prossima emanazione, questa amministrazione esprime fin da ora la volontà di azzerare totalmente il Cosap per l’anno 2020.
Per quanto riguarda la Tari (tassa sui rifiuti) – conclude il sindaco Morini -, fermo restando la corrispondenza intercorrente fra questo Comune e la competente Ato in materia di riduzione dei costi legata al minor quantitativo prodotto derivante dalla chiusura forzata delle attività a seguito dell’emergenza sanitaria e in previsione di una rallentata ripresa delle attività stesse e della conseguente riduzione dei servizi programmati nel Pef, verrà proposto al Consiglio comunale di ridurre e posticipare il più possibile le scadenze relative al pagamento del tributo”.