GROSSETO – «Quali risorse mette in campo il Comune di Grosseto per sostenere famiglie ed imprese in questo momento così difficile? Lo abbiamo chiesto nell’ultimo Consiglio comunale, ottenendo solo risposte vaghe e nebulose». A scriverlo sono i consiglieri comunali dei gruppi Pd e Lista Mascagni.
«Purtroppo – si legge ancora nella nota dei due gruppi consiliari – però gli effetti della pandemia non attendono i comodi del Sindaco e dei suoi assessori. E mentre Vivarelli Colonna trascorre il tempo sui social per fare da megafono a Salvini e distogliere l’attenzione dalle mancanze di un’Amministrazione priva di qualunque progetto, altri comuni di dimensioni analoghe alla nostra chiacchierano meno e agiscono di più, e per sostenere la ripresa varano manovre straordinarie al bilancio comunale: Lucca con 12 milioni, Pisa con 15 milioni, Siena con 6 milioni».
«E Grosseto? Grosseto ad oggi niente di niente. Solo una proroga di alcuni mesi delle scadenze per il pagamento delle imposte comunali! Dopo settimane di silenzio è trapelata la notizia che il bilancio comunale rischia uno squilibrio di 3-5 milioni, e dunque non ci sarebbero risorse da mettere a disposizione di famiglie ed imprese. Peccato però che se tutti sono costretti a stringere la cinghia, l’unico a non sottoporsi ad una ‘cura dimagrante’ è l’imponente staff del Sindaco».
«Con delibera del 27 aprile 2020 la Giunta non solo ha confermato l’organico di ben 5 persone, ma ha addirittura stanziato consistenti risorse extra per pagare l’enorme mole di lavoro straordinario che l’ufficio comunicazione del Sindaco è costretto a sopportare per le smanie di protagonismo del primo cittadino. E dire che solo il 9 aprile, con un’altra delibera, la Giunta aveva dato “precisa direttiva” a tutti gli uffici di contenere ogni spesa nell’ottica di un “ridimensionamento generalizzato”».
«Direttiva che evidentemente vale per tutti, tranne uno. Sarà che i retaggi nobiliari del Sindaco sono duri a morire, anche se ricordano più che altro il Marchese del Grillo. Del resto l’incessante opera di propaganda che il sindaco effettua sui propri profili social privati, finalizzata principalmente a promuovere la sua personalissima carriera politica a spese di tutti i contribuenti, non potrebbe essere realizzata senza uno staff consistente e qualificato».
«Il tutto con un enorme costo a carico dei cittadini, stando alle bozze del PEG (Piano Esecutivo di Gestione) addirittura in aumento rispetto allo scorso anno. Una simile condotta stride non solo con il doveroso rispetto per l’istituzione che un sindaco rappresenta, ma ora come non mai con le difficoltà che tutti i cittadini stanno attraversando».
«Messo alle strette, in un confronto mandato in onda dall’emittente televisiva Tv9 alcuni giorni fa, il Sindaco ha annunciato che l’11 maggio prossimo avrebbe reso pubbliche le risorse e le proposte che il Comune avrebbe messo a disposizione per la ripresa».
«Noi appena ieri gli abbiamo suggerito una proposta per sostenere gli esercizi commerciali della nostra città, e le prime risorse per finanziarla potrebbero derivare proprio da un doveroso ridimensionamento del suo staff personale-comunicativo».