MANCIANO – “Sono ormai cinque giorni che abbiamo esternato la nostra uscita dall’attuale maggioranza del Comune di Manciano, ma l’assessore Valeria Bruni non si è fatta sentire in merito alla sua scelta. E’ palese che ha deciso di rimanere in una maggioranza a trazione a destra”.
A scriverlo, in una nota, “E’ ora”, che all’indomani del post su Faccetta nera del vicesindaco Luca Pallini ha chiesto le dimissioni dei suoi assessori, Giovanni Riva (che le ha rassegnate ieri) e Valeria Bruni.
“Bruni dica però chiaramente, anche rispetto al nostro/suo elettorato principalmente di centro sinistra, che ha cambiato idea politica e da sinistra è passata a destra. Tutto è lecito, basta farlo con la massima trasparenza, chiarezza e rispetto anche per il ruolo che ricopre – proseguono -. Vorremmo inoltre ricordare all’assessore Bruni, noi del gruppo ‘E’ ora’ abbiamo aderito ad un programma elettorale sul fare le cose, con la massima condivisione, tra di noi, la maggioranza e soprattutto tra i cittadini.
In tre anni abbiamo fatto una sola coalizione, dovevamo incontrarci con tutta la maggioranza con cadenza regolare per condividere le scelte politiche e sopratutto portare a conoscenza dell’amministrazione le problematiche, le idee di tutti i cittadini del comune, sopratutto rispettando tutte quelle persone che ci hanno sostenuto (in politica funziona così).
Se si fosse dimessa, come ha fatto Giovanni Riva, dalla giunta comunale di Manciano, l’amministrazione non sarebbe caduta, avrebbe potuto rispettare il mandato degli elettori rimanendo in Consiglio comunale facendo un gruppo autonomo, ma evidentemente l’attaccamento alla poltrona va al di là dei valori politici e sopratutto delle persone che l’hanno fatto eleggere e con le quali ha condiviso un percorso politico e personale per circa dieci anni.
E’ evidente che i nostri intenti sono diversi: nessuno del gruppo ‘E’ ora’ aveva intenti di un commissariameto del Comune, ma la politica, per noi, è fatta di correttezza e trasparenza. Infatti è noto che a destra si elogi l’idea dell’uomo solo al comando.
Chiaramente il nostro rapporto politico si interrompe qui, non ci interessano né poltrone, né incarichi, ci interessa il bene e lo sviluppo del nostro territorio e dei suoi cittadini. Questo non è mai avvenuto.
Ci sembrava doveroso che Bruni si dimettesse – concludono -, questo è il senso di appartenenza ad un gruppo e soprattutto il rispetto verso l’elettore”.