GROSSETO – In questo scenario dove la comunicazione da e verso i reparti covid sono diventate meno immediate, dove ogni ingresso di personale corrisponde al consumo di Dpi, appare di fondamentale importanza l’uso della tecnologia che permette di visitare a distanza le persone all’interno dell’area covid, di avere rapide consulenze multispecialistiche, di comunicare rapidamente e in maniera sicura con l’esterno.
Per questo motivo nei due ospedali covid aziendali, Misericordia e San Donato, sono stati previsti degli efficienti sistemi di telemedicina per facilitare questi percorsi, consentendo consulenze in cui molti sanitari da postazioni diverse si confrontano tra loro in tempo reale per offrire al paziente un parere strutturato multiprofessionale.
L’elemento più performante della strumentazione tecnologica adottata per l’emergenza covid è un robot impiegato nei reparti della zona covid per effettuare videoconsulenze. Alimentato da una batteria, il dispositivo può essere spostato da un letto all’altro dal personale e permette ai consulenti esterni di collegarsi (anche in multiconsulenza), da postazioni remote, dislocate in tutto l’ospedale, alla videocamera del robot dentro il reparto covid. La videocamera, ad altissima risoluzione e con un’eccellente fedeltà dei colori, può essere modulata a distanza con la possibilità di zoomare. Mentre il professionista visita a distanza il paziente, sullo schermo del robot appare il suo volto per un’interazione più diretta. Il robot ha un sistema audio bidirezionale integrato per interagire in tempo reale da entrambe le parti.
Uno dei vantaggi del robot è lo stetoscopio integrato che posto sul paziente dagli operatori accanto a lui, permette al consulente di auscultare a distanza con elevata precisione. Il robot presenta inoltre un ingresso video in grado di collegarsi agli ecografi per permettere al consulente esterno di visionare in tempo reale le ecografie fatte al letto del paziente.
I campi di applicazioni sono numerosi, per esempio un cardiologo in videoconsulenza può eseguire l’auscultazione cardiaca e l’ecocuore a distanza, rapidamente e direttamente dalla reparto di Cardiologia. O ancora un neurologo può eseguire a distanza una visita neurologica sfruttando la videocamera che cattura sul volto del paziente anche i più piccoli dettagli.
Il personale esterno alla zona covid può comunicare faccia a faccia con chi lavora lì per rapide consultazioni sui casi.
Infine, è possibile anche ricevere consulenze da professionisti aziendali esterni all’ospedale, sul territorio o anche a livello nazionale o internazionale.
Negli scorsi giorni sono stati consegnati e progressivamente attivati dieci tablet, cinque per l’area covid del Misericordia e cinque per il San Donato. Sono tablet con una videocamera ad alta definizione (privi però dello stetoscopio e del collegamento con l’ecografo), distribuiti nelle terapie intensive e nelle tende di pre-triage del Pronto Soccorso. Anche questo dispositivo serve per approcciare un primo screening a distanza, dare consigli al personale che lavora nel reparto covid e per valutare l’effettivo bisogno di intervento di persona degli operatori, con conseguente utilizzo di Dpi. Grazie ai tablet, gli infermieri all’interno del pre-triage per esempio, possono chiedere videoconsulti ai medici di Pronto Soccorso, o ai pediatri per ricevere rapidamente informazioni sul percorso dei pazienti.
Unitamente ai tablet sono arrivati nei reparti Covid della Sud Est 11 pc medicali. Si tratta di Pc carrellati medicali, dotati di superfici lisce e sanificabili, con lo scopo di spostare agevolmente la postazione con il dispositivo al letto dei pazienti e di eliminare l’utilizzo della carta, potenziale veicolo di infezione.