SCARLINO – Giustificare la caccia con il suo indotto economico è come “credere che le guerre siano indispensabili per favorire l’occupazione nel settore dell’industria bellica.” Questo in sostanza il pensiero del Coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste,Wwf, Lac, Italia Nostra e Acu, che rispondono al sindaco di Scarlino, Maurizio Bizzarri sulla Festa del cacciatore organizzata da Arci caccia e che si è appena conclusa «Vorremmo far notare – affermano i Comitati – che i danni alle colture sono provocati principalmente dai cinghiali introdotti proprio per la caccia negli anni 50′ e 60′, addirittura in territori come l’Isola d’Elba dove questi ungulati non erano presenti ed esistono documenti ufficiali che lo provano. Il primo cittadino non può permettersi di usare termini come “ambientalismo estremista” – affermano ancora i Comitati -. E’ estremista colui che usa metodi violenti per confutare le proprie idee e non è il nostro caso. I politici cercano di dare nuovi significati ai termini considerando estremista chi rispetta la natura e gli animali e ambientalista chi uccide per puro divertimento ma sono in pochi a credergli.»
«Inoltre – proseguono gli ambientalisti – il sindaco mette sullo stesso piano l’alimentazione onnivora con lo “sport” della caccia. Ebbene cade in una ulteriore contraddizione, l’alimentazione diversamente dalla caccia, non è uno sport. Conosciamo bene i metodi di allevamento degli animali e pensiamo che il non uccidere direttamente animali sia il primo passo verso la consapevolezza. Inoltre afferma che quest’anno la festa dei cacciatori si è arricchita della presenza dei bambini delle scuole primarie, come se fosse del tutto normale. L’uccisione di animali per divertimento, non è affatto educativa per i bambini.»
«Il sindaco considera una simpatica relazione quella che noi facciamo tra caccia e inquinamento da piombo, – sottolineano gli ambientalisti – nonostante i numerosi studi scientifici comprovino come le tonnellate di piombo e plastica dispersi nell’ambiente costituiscano una grave minaccia per la nostra salute. Afferma anche che i cacciatori siano un importante mezzo di controllo della natura e per la lotta contro gli incendi. Allora ci spieghi perché la Toscana, una delle Regioni con il maggior numero di cacciatori, è una delle aree più colpite dal fuoco dei piromani. Inoltre in un articolo sul sito “Meteo Web” si afferma che un fenomeno importante è quello degli incendi causati da cacciatori che appiccano il fuoco per stanare gli animali selvatici e farli uscire da una zona protetta. Poi mette in relazione le vittime umane della caccia con altri sport nonostante gli incidenti durante le battute di caccia con morti e feriti siano molto più numerosi.»
«L’indotto economico della caccia, che il primo cittadino non trascura, è un altro aspetto che non condividiamo affatto. Per lo stesso motivo – ribadiscono i Comitati – dovremmo credere che le guerre con migliaia di vittime siano indispensabili per favorire l’occupazione nel settore dell’industria bellica. Le nostre proteste, Signor Sindaco non sono metodi rivisti e patetici, come lei afferma, ma uno strumento di protesta legittimo usato in tutte le democrazie del mondo – concludono – e anche nella Londra, regno della multi etnia e delle diversità di pensiero, che lei ama tanto.»