GROSSETO – “A dispetto di coloro che pretendono di raccontare la “loro” personalissima storia della Resistenza, ignorando pagine ignobili a guerra civile ormai conclusa, ho inteso anche questo anno continuare a diffondere il messaggio che dobbiamo consegnare alle generazioni future, proseguendo nel solco della pacificazione nazionale”. A parlare è Fabrizio Rossi, presidente provinciale di Fratelli d’Italia della provincia di Grosseto e commissario provinciale di Siena.
“Dalle lettere dei condannati a morte della Rsi e della resistenza si capisce che da tutte e due le parti si combatteva per un ideale di Italia – continua Fabrizio Rossi -. Ho profondo rispetto per coloro che combattendo in buona fede, su fronti opposti, hanno creduto di difendere la loro idea di Patria. Una nazione però deve fare i conti con il suo passato, per guardare al futuro, per fronteggiare le nuove sfide che maggiormente interessano, non ultima la situazione attuale legata al covid-19 e le disastrose conseguenze economiche che stiamo subendo e subiremo”.
“Un grave errore chiudere gli occhi per non vedere la luce che squarcia l’omertà delle tante, troppe, storie infami che nulla hanno di onorevole, da ambo le parti, ma è un passato che deve essere consegnato alla storia. La guerra ha arrossato di sangue la nostra terra, ma dopo settantacinque anni si può e si deve parlare di pacificazione nazionale. Per ripartire”.