GAVORRANO – «Con l’approssimarsi del 25 aprile, ogni anno si cerca di delegittimare e minare le fondamenta e il significato della festa della Liberazione» così l’Anpi di Gavorrano e Scarlino commenta la scritta Duce e la croce celtica vergate su alcuni muri a Bagno di Gavorrano.
«Anche quest’anno l’attacco è venuto da ex missini rappresentanti di partiti politici privi di idee e contenuti, il cui unico scopo è quello di influenzare cittadini che non conoscono la storia – prosegue la nota dell’Anpi -. La storia non mente: il fascismo abolì l’elettività delle cariche pubbliche, censurò la stampa, attuò la repressione degli oppositori, insanguinò il Paese con cieca e brutta violenza. Il tiranno Mussolini smantellò il parlamento, fece eliminare oppositori politici, instaurò un regime di terrore e di guerre».
«La barbarie nazi-fascista trova oggi nuovi spazi, nuove forme di agire, è intollerabile che sul Web, nelle piazze e sui muri, appaiano proclami e scritte inneggianti al Duce e al fascismo. Frasi come quelle apparse sui muri della frazione di Bagno, o gli inviti apparsi sui social di scendere in piazza il 25 aprile. Schierarsi contro i valori della resistenza e della Costituzione, significa tradire il senso comune della civiltà che i partigiani hanno edificato a sanguinossimo prezzo».