GROSSETO – «Siamo fermi da mesi, la situazione per gli ambulanti è ormai drammatica» a parlare è Simone Zippilli, presidente provinciale Anva Confesercenti. «Non ci siamo tirati indietro ed abbiamo fatto la nostra parte, nello spirito di servizio che, da sempre, ci rappresenta, ma le rispercussioni sullo stato di migliaia di famiglie è ormai insostenibile».
«Intendiamo rispettare tutte le norme per la salute nostra e dei clienti, ma le nostre imprese devono ripartire. Per questo chiediamo alla Regione Toscana l’apertura immediata di un tavolo di confronto con la partecipazione di Anci e delle categorie economiche per fornire un indirizzo unico per i comuni sulle linee guida per le modalità di riapertura dei mercati».
Confesercenti chiede dunque norme uniformi, per evitare le decine di interpretazioni che hanno caratterizzato il periodo attuale creando ancora più incertezza.
In concreto Anva chiede: subito l’apertura, laddove non prevista, del settore alimentare e dei settori autorizzati per il commercio a posto fisso: piante e fiori, abbigliamento e calzature per bambini, articoli sanitari. Rinnovo delle concessioni come previsto dall’attuale codice del commercio.
Anva Confesercenti chiede che la riapertura dei mercati a tutte le tipologie di merce avvenga per l’organico completo senza alcuna restrizione numerica. «Per questo proponiamo i punti che riteniamo fondamentali per una corretta e sicura ripartenza: obbligo per i titolari e gli addetti alle vendite di dotarsi di DPI (mascherine, guanti) e del gel idroalcolico per igienizzare le mani dei titolari, dei dipendenti e dei clienti. Prevedere le necessarie misure in modo da attuare il distanziamento e regolare l’accesso al banco. Il rispetto di tali misure sarà di responsabilità dell’operatore. Cartelli dove esporre alla clientela le regole di comportamento e indicare le misure per il distanziamento e l’accesso al banco. Individuare le misure necessarie nel posizionamento dei banchi per garantire il distanziamento. Presidiare l’area mercato con polizia municipale, volontari (pubblica assistenza, protezione civile ecc.) in modo da controllare il rispetto delle misure di sicurezza. Azzeramento Cosap e Tari per tutto il 2020 non conteggio delle assenze ai fini della revoca delle concessioni per tutto il 2020».
«Inoltre poniamo al Governo le seguenti richieste: riapertura completa dei mercati, equiparazione delle fiere ai mercati e non considerare le stesse al pari delle manifestazioni straordinarie, proroga lotteria degli scontrini ed invio telematico al 1° gennaio 2021, provvedimenti di liquidità a fondo perduto, richiesta sospensione tributi previdenziali fino al 28/02/2021, prolungamento delle misure già adottate (600 o 800€) per coloro che saranno impossibilitati a riprendere l’attività».
«Dobbiamo essere pronti per ripartire con regole univoche e condivise – conclude Zippilli -: non c’è più tempo, o le nostre imprese non sopravviveranno».