GROSSETO – Un uomo è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di incendio boschivo. L’uomo, 42 anni, di Firenze, è stato sorpreso da alcuni turisti in bicicletta all’interno dell’area boschiva naturale nella zona di Cala Violina. L’uomo, zaino in spalla, come un comune escursionista, è stato visto mentre cercava di dare fuoco al sottobosco utilizzando un grosso accendino a gas che è stato sequestrato.
L’uomo, già ieri sera, dopo l’arresto, avrebbe fatto le prime ammissioni ai Carabinieri. Ha invece trascorso la sua seconda notte in carcere il Grossetno di 29 anni arrestato dai Carabinieri due giorni fa con l’accusa di aver appiccato il fuoco alla vegetrazione lungo la provinciale del Cristo, tra Grosseto e Marina.
Le indagini dei Carabinieri proseguono anche sul fronte degli altri due gravi incendi a Marina di Grosseto: quello del maneggio “Cavallo Natura”, in cui sono morti 19 tra cavalli e pony e due cani, e quello risalente a dieci giorni fa. In un solo week-end i carabinieri sono riusciti ad assicurare alla giustizia due presunti piromani, che si vanno ad aggiungere all’uomo fermato a Grosseto, nella zona di Sterpeto, dalla polizia. In realtà, in tutti e tre i casi, è ancora da stabilire se si tratti di piromani, ossia gente che si eccita al divampare delle fiamme, o di veri e propri incendiari, ossia soggetti che hanno un interesse, magari perché pagati, a dare fuoco.
Ieri intanto il Corpo forestale aveva confermato quello che ormai da tempo si sospettava, ossia che si tratta di incendi dolosi per cui, nonostante la furia devastatrice del fuoco, sono stati trovati ben tre inneschi. Le modalità scelte, il fatto che si trattasse di più focolai, la scelta delle ore centrali del giorno, le più calde, o di una giornata con un po’ di vento, dimostra una scelta precisa: quella di distruggere la più vasta area possibile. Un vero e proprio attacco alla Maremma, messo a segno da più punti: devastanti gli incendi di Massa Marittima e Roccastrada, ma tanti altri piccoli focolai hanno impegnato i Vigili del fuoco per tutta l’estate nelle zone più disparate della provincia.
I Carabinieri stanno indagando sulla possibilità di un collegamento tra i vari fatti, tra gli uomini arrestati e gli incendi per cui ancora si cerca un colpevole.