MASSA MARITTIMA – Il carcere – come tutte le comunità chiuse – è uno dei luoghi di massimo potenziale di contagio. Per tale motivo la Condotta Slow Food Monteregio, che da oltre 10 anni è presente nel carcere di Massa Marittima con attività di sensibilizzazione, formazione e volontariato, si è fatta promotrice della campagna “Aiutaci ad aiutare”, dedicata a raccogliere fondi e acquistare dispositivi di protezione per i detenuti, la polizia penitenziaria ed il personale amministrativo della Casa Circondariale.
L’iniziativa scaturisce dalla volontà di mantenere e rafforzare i contatti con la comunità carceraria anche durante il difficile momento dell’emergenza sanitaria: un segnale di vicinanza ed un contributo alla sicurezza di tutti, in un momento in cui l’isolamento imposto dal lockdown e la sospensione delle attività all’interno del carcere rischiano di indebolire la rete di relazioni costruita nel tempo grazie a laboratori, alle cene, ai corsi di formazione ed a tante altre attività di socializzazione e incontro con il territorio.
Fin dal 2006 infatti, Slow Food Monteregio ha fatto della Casa Circondariale di Massa Marittima una delle sedi principali delle proprie iniziative, organizzando decine di laboratori con il progetto Gusto e Libertà, che coniuga cultura alimentare e inserimento sociale mediante incontri pomeridiani aperti a detenuti, produttori e cittadini. L’iniziativa ha assunto una connotazione internazionale nel 2015, con il progetto “Taste of Freedom”, che ha coinvolto 5 Paesi europei al fine di riscoprire insieme ai detenuti dei diversi paesi, tradizioni locali, prodotti tipici e ricette antiche, così da diffondere la cultura del cibo buono, pulito e giusto anche all’interno degli istituti penitenziari.
Del 2019 è stato dato l’avvio del progetto Reati di Gola, promosso dalla Condotta Slow Food Monteregio con il Pulmino Contadino e il Cpia 1 di Grosseto per la realizzazione di un laboratorio di trasformazione e la produzione di marmellate, sottoli e succhi di frutta mediante un percorso di formazione e reinserimento lavorativo di dodici detenuti.
Con l’emergenza Coronavirus la Condotta Slow Food Monteregio ha voluto mettere in campo un aiuto concreto per l’intera comunità della Casa Circondariale, così da far percepire a detenuti e operatori la propria presenza, pur nella distanza imposta dalle disposizioni nazionali. Per dare fin da subito un contributo Slow Food Monteregio ha quindi ordinato un primo stock di 500 mascherine, guanti e disinfettanti, che donerà nei prossimi giorni al carcere.
Ma non solo: la Condotta si è fatta promotrice della campagna “Aiutaci ad aiutare”, la raccolta fondi destinata a sostenere l’acquisto di dispositivi a favore di detenuti, agenti di polizia penitenziaria e personale amministrativo e invita associazioni e singoli cittadini ad aderire per fornire un aiuto ancora più consistente.
Si può aderire alla campagna versando la quota desiderata sul conto corrente intestato a Slow Food Monteregio, IBAN IT97 J 01030 72290 000000544625, indicando la causale “donazioni Coronavirus”.
Per ulteriori informazioni si può scrivere una email a Slow Food Monteregio <slowmonteregio@gmail.com> oppure utilizzare il canale di Facebook, scrivendo un messaggio privato alla pagina Slow Food Monteregio.
“Teniamo duro, questo è il tempo della solidarietà”.