FOLLONICA – “Un milione euro, ovvero circa il due per cento del valore complessivo, da liberare dal bilancio del Comune di Follonica e da destinare ad un pacchetto di interventi straordinari per la ripartenza dopo l’emergenza da Covid-19”.
E’ la cifra che il candidato sindaco di Follonica Massimo Di Giacinto annuncia di poter liberare da uno studio del bilancio dell’ente.
“In questa fase – afferma – non si possono lanciare promesse o dare numeri a caso, ma bisogna farli poggiare su basi solide. Il bilancio di Follonica è l’unico strumento che ci permette di poter dare delle cifre veritiere, compiendo una scelta politica di reperimento e di spesa in base alle risorse previste”.
La spiegazione nel dettaglio, compreso il modo in cui utilizzare il milione euro, Massimo Di Giacinto la rimanda alla presentazione del programma elettorale. Nel frattempo però parla di un recupero di risorse che ha riguardato diversi settori. “La voce principale – afferma Di Giacinto- è quella delle spese improduttive. Lì si può effettuare un taglio radicale che porterà a liberare una cifra importante. Possiamo poi far leva sul personale, riducendo, ad esempio, i dirigenti da quattro a tre. Un altro obiettivo è quello di far leva sulla semplificazione amministrativa e, di conseguenza, burocratica. Infine punteremo, come già annunciato, ad una rinegoziazione per la riduzione dei costi del contratto di servizio con Sei Toscana e Acquedotto del Fiora. Analizzando voce per voce, il totale che abbiamo individuato porta proprio, ad un milione di euro di risorse recuperabili”.
Il pacchetto annunciato da Massimo Di Giacinto rientra nel programma di ‘Adesso ripartiamo per il futuro di Follonica’. “Il nostro pacchetto – afferma il candidato sindaco – è studiato per una durata di circa sei-sette mesi, che è il tempo stimato anche dal Governo per la ripartenza di tutti i settori dell’economia. Ovviamente sarà condizionato alla effettività della ripresa degli stessi”.
Liberare un milione euro da dirottare sul settore produttivo – afferma il candidato sindaco – è un passo molto importante, però non è sufficiente se non ci saranno programmi di sostegno efficaci ed efficienti da parte dello Stato, della Regione e con un intervento reale anche a livello europeo. L’amministrazione può e deve fare la propria parte, ben consapevole che qualsiasi proposta non può che nascere dall’attuale bilancio. Il resto sono solo promesse destinate a cadere nel vuoto e di cui non se ne sente il bisogno”.