GAVORRANO – «Non è nostra consuetudine rispondere ad attacchi privi di contenuti che tendono ad accaparrarsi solo un po’ di visibilità e di credibilità ormai perduta da tempo» così il gruppo consiliare Gavorrano Progressista risponde all’attacco di Ascom Confcommercio in merito alle sagre. «Questo perché riteniamo che amministrare la cosa pubblica sia un quotidiano impegno preso con i cittadini gavorranesi che ci hanno eletto a rappresentarli e che vogliamo svolgere con il massimo della serietà. In una situazione emergenziale a maggior ragione».
«Non possiamo però far finta di nulla se l’attacco proviene da un’associazione di categoria che dovrebbe avere altrettanta serietà per il ruolo, seppur sempre più limitato e circoscritto, di rappresentanza che ha dei suoi tesserati».
«Chi ha parlato a nome di Confcommercio dovrebbe sapere che l’attività amministrativa non si può improvvisare ed il lavoro in un Comune va avanti anche se in un periodo di difficoltà come quello attuale – proseguono i consiglieri -. Dove il sindaco e tutta l’amministrazione sono in prima linea nella lotta al Covid-19. L’approvazione del “calendario delle sagre” che tanto ha colpito Confcommercio è la concretizzazione di un percorso partecipato e concertato che si porta avanti da mesi con tutti gli interessati quindi compresa la stessa associazione. Per questo la sortita ci pare ancor più paradossale e semplicistica».
«Gavorrano rappresenta un virtuosismo amministrativo essendo uno dei pochi comuni che da anni si è dotato di un “regolamento sagre” che oltre a contingentare il numero delle feste da prescrizioni mirate all’ecosostenibilità ed alla valorizzazione dei prodotti locali, in piena sintonia con la normativa regionale. Portando un esempio concreto questo regolamento dalla sua entrata in vigore (ormai anni fa) ha ridotto le serate di ristorazione nelle sagre da circa 120 ad un massimo di 68 su tutto il territorio comunale. Dato tra i più bassi della provincia».
«Siamo comunque consapevoli che tale delibera è un atto che nei prossimi mesi potrà subire enormi cambiamenti, dettati dalle circostanze di emergenza sanitaria e che ad oggi nessuno può prevedere».
«Detto ciò siamo convinti che tale associazione non rappresenti l’interezza delle attività ristorative presenti nel nostro territorio, attività alle quali non faremo mancare, per quanto nelle nostre possibilità, il sostegno dovuto. Siamo altresì convinti che le sagre radicate da decenni nel nostro territorio siano un valore aggiunto per Gavorrano. Esse infatti rappresentano in primo luogo aggregazione sociale e sono molto spesso l’unica forma di sostentamento per tutte quelle associazioni di volontariato che le organizzano. Associazioni che non di rado garantiscono la gestione di molti immobili del patrimonio comunale e non per ultimo si sono messe a disposizione per aiutare la popolazione con lavoro e donazioni durante la pandemia. Abbiamo poi la convinzione che la sagra con l’intrattenimento che propone, da sempre rappresenti un metodo di promozione ed attrazione per il turismo di cui tutta la collettività beneficia».
«Continueremo ad assumerci le nostre responsabilità in virtù del ruolo che i gavorranesi ci hanno dato ed a cercare la giusta sintesi nel rispetto di tutti anche su un tema dibattuto come quello delle sagre» concludono i consiglieri.