GROSSETO – “Salutiamo con favore la decisione di riaprire le librerie, poiché lancia un segnale estremamente positivo anche se con cautela. Altresì rileviamo che ci sarebbero molte altre categorie che potrebbero riaprire, addirittura con maggior sicurezza”. A scriverlo, in una nota, il presidente provinciale di fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.
“La questione che ci lascia perplessi – prosegue – è il fatto che mentre da oggi sarà possibile acquistare un libro, non sarà ancora possibile per centinaia di famiglie iniziare i lavori di manutenzione negli stabilimenti balneari o far ripartire i cantieri edili esterni. Un limite che trovo assolutamente ingiustificato, considerato che fare lavori all’aperto, ognuno nella propria struttura, con le precauzioni e prescrizioni note non provocherebbe assembramenti, né inficerebbe sulla politica di contenimento del contagio”.
“Contraddittoria e dannosa, a nostro avviso, anche tenendo conto che molte librerie pur non riaprendo per mancanza di spazi e di indicazioni precise sulla sicurezza si troveranno escluse dai benefici previsti per le chiusure imposte – va avanti Rossi -. È positivo avere la possibilità di leggere, ma altrettanto positivo sarebbe prepararci ad esempio per una stagione turistica, già incerta e compromessa, che ha comunque bisogno di essere preparata anche dal punto di vista tecnico e manutentivo. L’impossibilità di fare opere manutentive da parte dei titolari degli stabilimenti balneari, che in condizioni normali sarebbero già aperti, è un’altra occasione che rallenta la ripresa economica”.
“Chi ha imposto questa misura è il ministro “fantasma” Dario Franceschini che è, forse a sua insaputa, anche ministro del Turismo, settore del quale pare essersi dimenticato – si legge ancora nella nota di Fratelli d’Italia -. Delle sue proposte per il turismo, settore che sarà il più colpito in assoluto, non abbiamo avuto notizia e siamo molto preoccupati per l’intero comparto che rappresenta per la Maremma un volano dell’economia non rinunciabile”.
“Il cauto ottimismo sulla fine del contagio – conclude Rossi – non deve distoglierci dalle aspettative tutt’altro che rosee per i settori economici trainanti, quali appunto il turismo, che per fatturato e occupazione rappresenta una fetta consistente del pil nazionale”.