GROSSETO – Febbraio, probabilmente, sarà ricordato come l’ultimo mese di quiete prima che l’emergenza coronavirus si abbattesse con ferocia sul mercato del lavoro.
“Ma già a febbraio – commenta Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto – era emersa la forte preoccupazione crescente di artigiani e piccole imprese per le prime avvisaglie dell’emergenza sanitaria scattate l’ultima settimana del mese”.
A dare una misura di quanto le piccole e medie imprese siano in difficoltà è il dato che arriva dall’Ebret, l’ente bilaterale dell’artigianato toscano: “Nel Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (Fsba) è stata attivata una procedura specifica da richiedere con causale Covid-19 e nella sera di mercoledì in tutta la Toscana si erano registrate 10mila 472 richieste, nel sono mese di marzo, che interessano circa 46mila 200 lavoratori. Cifre incredibili soprattutto se paragonate all’andamento consueto, basti pensare che nei primi tre mesi del 2019 le domande per accedere al fondo sono state 350”.
Tornando al mercato dal lavoro, nel secondo mese del 2020 l’incremento tendenziale dell’occupazione tra le piccole e medie imprese si era fermata all’1,5%, il più basso da più di cinque anni a questa parte, dimezzato rispetto al dato dello stesso mese del 2019. Sono i dati elaborati dal Centro studi di Cna per l’osservatorio mercato del lavoro che analizza, ogni mese, le tendenze dell’occupazione su un campione di quasi 20mila imprese associate, con circa 140mila dipendenti.
Nel dettaglio, le assunzioni in un anno sono cresciute tendenzialmente del 4,1%. Nello stesso periodo le cessazioni sono salite del 13,6%. Per quanto riguarda la composizione dell’occupazione tra artigiani e piccole imprese, si è continuata a ridurre la quota del lavoro a tempo indeterminato che è calato al 57,1%, il 30% in meno rispetto a dicembre 2014, mentre i contratti a tempo determinato sono saliti al 28%, l’apprendistato all’11,7% e il lavoro intermittente al 3,2%.
“Adesso l’attenzione di tutti – continua Bramerini – è sull’andamento del mese appena terminato, perché gli effetti dell’emergenza sanitaria sull’economia saranno chiaramente visibili solo da marzo e il quadro economico è senza dubbio destinato ad aggravarsi. Per questo servono misure importanti, che diano un supporto concreto alle nostre piccole e medie imprese”.