GROSSETO – Si ampliano i servizi rivolti ai cittadini più fragili grazie a una ulteriore valorizzazione della figura dell’amministratore di sostegno, creata per affiancare le persone la cui capacità di agire sia stata limitata o compromessa. E’ quanto prevede una recente Legge regionale (la numero 18 del 4 marzo scorso), approvata dal Consiglio della Toscana e promulgata dalla Giunta.
Tra le novità si segnalano l’implementazione di sportelli informativi, la produzione e la diffusione di materiale informativo da parte dei servizi sociali e socio sanitari territoriali sull’istituto dell’amministrazione di sostegno, la promozione di attività formative rivolte a persone che intendono svolgere l’incarico di amministratore di sostegno e per l a cui formazione vengono messe a disposizione 123 mila euro per gli anni 2020 e 2021.
L’amministratore di sostegno (nato con la legge 6 del 2004) è una figura nominata dal giudice tutelare per coadiuvare la persona priva, in tutto o in parte, della propria capacità di agire a causa di infermità fisica o psichica e, quindi, incapace di curare autonomamente i propri interessi, non soltanto quelli economici. L’amministratore di sostegno può sostituire la persona inabile oppure assisterla.
“Nel rispetto della normativa già esistente, con questa Legge regionale intendiamo promuovere l’effettiva conoscenza dell’amministratore di sostegno ai potenziali beneficiari e alle loro famiglie, in modo capillare in tutti i territori di cui sono competenti le Asl. E’ un lavoro di rete, tra pubblico e privato, su cui dobbiamo continuare a investire, per tutelare senza sosta le persone rese più vulnerabili dalla propria disabilità – ha dichiarato l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. Chi è in difficoltà deve essere maggiormente protetto, anche giuridicamente, facendo sempre più rete, non solo con le istituzioni e le autorità direttamente coinvolte, ma anche con le associazioni di volontariato e il terzo settore, il cui impegno quotidiano è encomiabile”.
“Una legge, frutto di condivisione, ascolto e partecipazione, che più delle altre sta dalla parte dei più deboli per aiutare chi ne ha bisogno – ha commentato Stefano Scaramelli, presidente della terza Commissione consiliare Sanità e Politiche sociali -. L’amministratore di sostegno costituisce un efficace strumento di protezione delle persone prive, in tutto o in parte, dell’autonomia di agire, offrendo loro garanzie per la qualità di vita. Un ruolo che prevede azioni in nome e per conto del beneficiario, ovvero di chi perde in parte o del tutto la propria autonomia, supportandolo nelle scelte e tenendo conto delle sue attese in collaborazione con i servizi socio-sanitari. Arriva l’albo regionale, con declinazioni territoriali, più sportelli informativi, nuove iniziative per far conoscere e spiegare la figura dell’amministratore di sostegno”.
Le novità della Legge regionale numero 18 del 4 marzo 2020.
Sportelli informativi
La Regione promuove, dunque, l’implementazione di sportelli informativi in grado di fornire consulenza e orientamento, individuandoli sia nei “punti insieme”, sia negli sportelli degli uffici di prossimità, istituiti in attuazione delle norme di riordino del sistema giudiziario, sia presso le sedi dei soggetti del volontariato e del terzo settore, iscritti nel Registro unico nazionale del terzo settore, che operano in questo ambito.
Formazione
Tramite le Asl, la Regione promuove la formazione e l’aggiornamento delle persone disponibili ad assumere l’incarico di amministratore di sostegno, come anche degli operatori dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, prevedendo l’istituzione, nelle stesse sedi delle Asl, di elenchi contenenti i nominativi di coloro che aspirano a questo incarico. Tali elenchi sono resi disponibili alle Società della Salute oppure, qualora queste non siano ancora costituite, alle zone distretto, e agli uffici dei giudici tutelari. Per la realizzazione delle attività formative è previsto lo stanziamento di 123 mila euro per gli anni 2020 e 2021.
Informazione
Per rispondere alle esigenze delle fasce più deboli e, al tempo stesso, per favorire il principio di cittadinanza attiva con esperienze di auto-aiuto e impegno civico, in stretto collegamento con i soggetti del terzo settore e con i giudici tutelari, la normativa regionale promuove la conoscenza e la divulgazione dell’istituto dell’amministrazione di sostegno anche tramite la produzione e diffusione di materiale informativo.