FOLLONICA – “In queste ore buie non bisogna mai perdere la speranza. Sappiamo che sarà dura e che dovremmo affrontare molti sacrifici. Sappiamo anche che non sarà uno sforzo breve, ma che la durata di questa emergenza sanitaria dipenderà da quanto saremo stati bravi. Si tratta di uno sforzo collettivo, che non vede differenze tra chi è ricco e chi è povero, tra giovani e anziani, tra destra e sinistra. Sarà uno sforzo collettivo che forse ci unirà. E dovrà unirci ancora di più dopo la fine dell’emergenza sanitaria, quando faremo i conti con quanto abbiamo perso e quanto siamo riusciti a salvare”. A scriverlo, in una nota, Enrico Calossi, consigliere comunale (sospeso) di Follonica a Sinistra per Andrea Benini.
“Allora ci dovremo ricordare di chi un lavoro lo avrà perso a causa di questa crisi – prosegue -. I numerosissimi precari che in questi giorni non vedono più rinnovati i loro contratti di lavoro, i lavoratori (tutti) del settore turistico, i numerosi gestori di ristoranti, pub, bar. Al momento non esistono tutele reddituali per tutti questi settori e dovremmo già pensarci adesso e ancora di più domani, quando ripartiremo”.
“Ma accanto a tutti noi – continua Calossi -, che dobbiamo collaborare stando a casa il più possibile, alle forze dell’ordine, ai lavoratori dei supermercati, delle farmacie e delle fabbriche ancora aperte, ci sono i lavoratori del servizio sanitario, che in queste ore stanno facendo turni massacranti, mettendo anche a repentaglio la loro salute. Non sono eroi super-umani, né angeli custodi divini, ma persone in carne ed ossa, che, oltre ad un alto spirito di servizio, hanno anche bisogni, affetti e paure comuni a tutti. E quando tutto sarà finito dovremo ricordarci di loro, da un punto di vista delle tutele del lavoro e del reddito, ma dovremmo anche ricordare per sempre del valore del servizio sanitario pubblico, universale e gratuito. Un servizio che, purtroppo, negli anni ha subito tagli e compressioni”.
“Dobbiamo impegnarci affinché tutto quello che oggi viviamo non venga scordato dalle generazioni future – va avanti -. Abbiamo vie e piazze che ricordano i grandi eventi e personaggi del nostro passato: il 4 novembre, la Resistenza, il XXV Aprile, Vittorio Emanuele, Cavour, Garibaldi, Nassirya, ecc… Ecco, quando tornerò in consiglio comunale (e tornerò solo se Andrea Benini sarà confermato come sindaco) il primo atto che proporrò sarà di intitolare una via o una piazza alla ‘Sanità pubblica’. E se non sarò rieletto, proporrò comunque una raccolta di firme tra i follonichesi da inviare a tutte le autorità competenti”.
“Perché nessuno dimentichi quello che stiamo passando – conclude Calossi – e perché nessuno dimentichi il valore fondamentale del diritto alla salute”.