FOLLONICA – “Rinviare il ballottaggio a dopo la fine dell’emergenza Coronavirus”. E’ la richiesta fatta verbalizzare oggi dai rappresentanti che sostengono la candidatura di Massimo Di Giacinto a sindaco di Follonica in occasione del sorteggio della posizione delle liste sulla scheda elettorale.
“Di fronte all’emergenza – afferma Massimo Di Giacinto – abbiamo ritenuto opportuno inoltrare formalmente questa richiesta per fare in modo che il voto possa svolgersi nella massima serenità per tutti i cittadini. In questa fase di appelli a rimanere in casa, a limitare gli spostamenti, con persone che, magari, lavorano nelle zone rosse, abbiamo posto formalmente la richiesta ritenendo che ci troviamo di fronte ad una situazione straordinaria che potrebbe alterare il regolare svolgimento del voto”.
“Una campagna elettorale – prosegue – vuol dire incontrare le persone, partecipare ad assemblee e comizi. Adesso questo è diventato difficile, se non impossibile. Abbiamo deciso da oggi di chiudere il nostro gazebo in piazza Sivieri e di annullare tutti gli incontri che avevamo messo in programma. Le stesse riunioni con il mio staff e con gli alleati si svolgeranno solamente in remoto, sfruttando le moderne tecnologie”.
“Siamo rispettosi della legge e delle decisioni delle autorità – continua Massimo Di Giacinto – abbiamo avanzato la nostra richiesta ed i nostri dubbi, ma sappiamo che, così come avvenuto domenica scorsa in Umbria con le elezioni suppletive, ad oggi anche il ballottaggio di Follonica resta in programma. Per questo la nostra campagna elettorale continuerà attraverso i social, internet, telefonate ed sms. Resta attiva la linea diretta con il candidato contattando il 3203185746. Possiamo dire che quello che un tempo sarebbe stato il porta a porta, oggi viene riproposto in maniera virtuale. L’auspicio, però, è che alla fine possa prevalere il buonsenso e che ci sia una coerenza di fondo, facendo sì che quanto richiesto ai cittadini, cioè di limitare gli spostamenti e la vita sociale, si sposi con un rinvio del ballottaggio per fare in modo che, comunque vada, le elezioni siano una vera festa della democrazia e non un evento segnato dall’emergenza”.