FOLLONICA – Lo stress sui luoghi di lavoro può essere causa rilevante di infortunio per i dipendenti e di rallentamento dei processi produttivi. Imparare a controllarlo, fino a neutralizzarlo per quanto possibile, diventa un ulteriore fattore di competitività per l’impresa. E in provincia di Grosseto c’è un’azienda – la Elettromar di Follonica, specializzata in sistemi integrati di automazione industriale, che vende sui mercati internazionali gran parte della propria produzione – che ha partecipato a un progetto sperimentale finanziato da Inail e realizzato da Confindustria tramite l’agenzia formativa AssoservIzi.
È il progetto “Assess”, i cui risultati sono stati presentati oggi, lunedì 2 marzo, nella sede follonichese di Elettromar. L’iniziativa ha coinvolto a livello nazionale 190 imprese e 1.600 partecipanti di 17 regioni, per oltre 2.800 ore di formazione complessive.
«Questo bando nazionale risale al 2016 – ha ricordato Carmine Cervo (direttore Inail di Livorno e Grosseto) – e l’esperienza di Elettromar è una delle due sole esperienze attuate in Toscana. C’è da esserne orgogliosi. Da dieci anni si parla di rischio da stress lavoro correlato, ma è visto come questione marginale anche se non dovrebbe esserlo, soprattutto in un’azienda innovativa».
Elettromar ha dedicato al progetto 20 ore, in sede, utilizzando tutti gli strumenti messi a disposizione per analizzare i fattori che possono portare alla comparsa di sintomi legati allo stress da lavoro correlato e per rispondere con un intervento strutturato che agisca sul tema della competenza trasversale di gestione del tempo (time management), individuata come la soluzione utile ad allontanare il pericolo di stress.
«In un’epoca in cui i ritmi sono frenetici, le informazioni viaggiano sempre più velocemente e di conseguenza anche le richieste dall’esterno – ha detto Matteo Ramberti, responsabile del servizio Prevenzione e protezione di Elettromar – lo studio di strumenti volti a governare il rischio di stress lavoro correlato è fondamentale per la tutela del benessere psicofisico del lavoratore. Con questo corso si è dimostrato che si possono coniugare misure di prevenzione e protezione con strumenti di gestione del lavoro, perseguendo con un unico intento il miglioramento delle performance aziendali declinate in salute, sicurezza e crescita aziendale».
La formatrice di Assoservizi che ha curato il progetto è stata Roberta Papi: «La realizzazione di questo bando – ha detto – è stata un esempio virtuoso perché ha coinvolto nel modo migliore tutti i soggetti coinvolti. Nelle ore di formazione in azienda abbiamo lavorato sull’indice di priorità delle mansioni di ognuno e del contesto in cui si sviluppano, fino a un focus sulla presa di consapevolezza del ruolo di ciascuno, collocando ogni compito all’interno del quadro generale e individuando priorità e urgenze, coordinando ogni elemento e comunicandolo agli altri. La strategia vincente, infatti, è comunicare e gestire bene il tempo, altrimenti si viaggia a vuoto ed è frustrante. Abbiamo costruito un percorso di crescita comune».
Chi ha partecipato conferma: «Tutti parlano di stress da lavoro – hanno detto Stefano Tonelli e Corrado Fiorenzani (project engineer di Elettromar, partecipanti al corso) – e finalmente è stato possibile capire che cosa è lo stress, come misurarlo e comunicarlo, come renderlo reversibile e come diminuire i fattori che lo provocano. Stiamo mettendo in pratica le competenze acquisite nelle situazioni di tutti i giorni e i benefici si vedono».
Il progetto, infatti, ha portato a miglioramenti concreti nell’organizzazione del sistema produttivo. Tanto che la diffusione dei risultati porta con sé l’auspicio che gli stessi strumenti individuati dal progetto possano essere presi a modello da altre imprese.
«L’obiettivo – ha detto Giovanni Mascagni, responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – era quello di promuovere un corso di formazione che portasse a sviluppare competenze innovative in tema di stress sui luoghi di lavoro, individuato ormai chiaramente come causa di infortuni e di rallentamento dei processi, in modo da saper individuare i campanelli d’allarme nello svolgimento della propria attività e riuscire a portarla avanti in modo positivo. I risultati, grazie alla piena collaborazione dei gruppi di lavoro, sono stati eccellenti: l’intervento formativo ha portato benefici sia ai partecipanti, in merito alla loro conoscenza del problema e alle competenze su come affrontarlo, e sia ai processi lavorativi. Si è aumentato il livello di sicurezza senza pregiudicare l’efficienza aziendale. L’obiettivo è individuare una best practice che possa essere replicata in altre esperienze».
Alla presentazione dei risultati del progetto “Assess” hanno partecipato anche Simone Turini (presidente di Elettromar), Stefano Riva (direttore operativo di Elettromar), Diego Gaggioli (responsabile commerciale di Elettromar), Alessandro Giovannetti (Rls Elettromar), e Andrea Fratoni (responsabile relazioni esterne di Elettromar).
«Trascorriamo in azienda gran parte delle ore della nostra settimana – ha ricordato Fratoni – e l’attenzione alle persone è per noi un fattore primario, che tramandiamo da sempre».