MONTE AMIATA – “Gli effetti del Coronavirus si fanno sentire anche sul Monte Amiata come in altre parti del territorio italiano. La difficile situazione che si è creata nel settore turistico a livello nazionale sta avendo ripercussioni ancora più dure in quello che è l’ambito Amiata, ma anche per quanto riguarda alcune branche del settore manifatturiero, la situazione non è affatto delle migliori”. A scriverlo, in una nota, il Coordinamento del Partito democratico dell’Amiata Grossetana.
“Per quanto riguarda il settore turistico – proseguono dal Pd -, alla tragica mancanza di neve, che ha creato una grande diminuzione del lavoro nel periodo da icdembre a marzo, si sono aggiunte le problematiche legate alla crisi dovuta al Coronavirus, che ha già portato alla cancellazione di diverse prenotazioni in alcune strutture ricettive della zona”.
“Il settore manifatturiero – continuano -, in particolare nel settore della pelletteria che sull’Amiata occupa oltre duemila persone, sconta l’assenza di materie prime, l’annullamento di fiere ed esposizioni; qualora il mercato del lusso a livello internazionale andasse in crisi, gli effetti in Amiata metterebbero in ginocchio interi comparti. Questo rischia seriamente di far cadere ampi spazi del settore manifatturiero in una inoperatività che diventerebbe un enorme problema economico”.
“Tutta questa situazione ha un primo drammatico risvolto sull’occupazione: infatti già da più fonti arriva la notizia di possibili ripercussioni nel settore turistico e manifatturiero, con la possibilità dello scatto della cassa integrazione, se non addirittura licenziamenti per riduzione di personale o il mancato rinnovo dei contratti in scadenza – ancora dal Pd amiatino -. Onde evitare l’effettivo avvenire di queste situazioni, che sarebbero tragiche per i lavoratori e per gli imprenditori, crediamo, come Coordinamento Pd dell’Amiata Grossetana, che si debba capire realmente la portata dell’evento e avviare fin da subito contromosse., anche per evitare che questi effetti negativi possano contagiare altri settori come quello delle produzioni agricole di eccellenza”.
“Oltre che a rispondere alla psicosi che si sta diffondendo, anche in seguito ad alcuni casi registrati nell’Amiata Senese, e che riteniamo completamente infondata, crediamo che si debba ragionare su alcune proposte per le aziende che si trovano o si potranno trovare in difficoltà – spiegano -: partendo da una revisione della riscossione dell’Imu per il 2020, passando per una revisione dei mutui, arrivando ad incentivi seri al lavoro ed al marketing territoriale, al rilancio delle esportazioni e della reputazione italiana, Toscana e amiatina. Tutto questo è indispensabile per evitare che si chiudano imprese e che, assieme al loro know how, si perda un potenziale di forza lavoro. Governo e Regione devono comprendere la particolarità della situazione amiatina, che già adesso è area di crisi, e per questo potrebbero lanciare una strategia di ripartenza che riguardi più campi economici”.
“Come Partito democratico – concludono – monitoriamo costantemente la questione come lo stanno facendo i nostri amministratori; nei comuni in cui non siamo forza di maggioranza non mancheremo, comunque, di stimolare i governi locali con le nostre idee assicurando la nostra totale collaborazione per il bene dell’Amiata”.