GROSSETO – “Il 26 luglio 2019 l’ufficio stampa del Comune di Grosseto pubblicava una foto del sindaco che esultava: “Il Cassero torna a vivere”. Tra un selfie e l’altro l’affidamento della gestione di uno dei nostri luoghi più belli, tra l’altro ad un’impresa locale portatrice di un progetto di grande interesse, veniva data per cosa fatta. Peccato che le cose siano andate molto diversamente ed oggi, a distanza di dieci mesi dall’avvio della procedura negoziata per l’affidamento del Cassero, l’impresa che aveva vinto la gara è stata costretta a rinunciare a causa dell’inconcludenza dell’amministrazione comunale. E ci ritroviamo punto e a capo”.
Lo scrive, in una nota, Carlo De Martis, capogruppo Lista Mascagni Sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto.
“Cosa significa tutto questo? – prosegue il consigliere – Facile a dirsi: altro tempo perso e altri soldi persi. Negli ultimi anni, fino al 2016, il Cassero era stato affidato a gestori che avevano consentito di far rinascere quel luogo e portato nelle casse comunali pure un po’ di soldi. Poi è arrivato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, re Mida all’incontrario, e tutto è saltato”.
“Il bando di gara 2019 prevedeva una concessione quinquennale per complessivi 75mila euro, 15mila all’anno. Una prospettiva d’incasso che a questo punto è sfumata, e nessuno sa se e quando sarà pubblicato il nuovo bando (il presidente dell’Istituzione Le Mura ha parlato di quattro mesi solo per le valutazioni della Soprintendenza) – spiega De Martis -. Quindi ancora mesi e mesi con il Cassero ‘sfitto’: niente offerta culturale e niente soldi nelle casse comunali. Chi ripagherà noi grossetani dell’una e dell’altra perdita? Intanto ho presentato un’interrogazione e una richiesta di accesso agli atti affinché sia fatta chiarezza su quanto le casse comunali ci abbiano rimesso, e ci stiano rimettendo”.
“Che poi non è la prima volta. Anche nel 2018 la gestione del Cassero saltò prima del tempo con conseguente perdita di iniziative culturali e di introiti – prosegue il consigliere -. Certo è che i problemi dell’Istituzione Le Mura stanno a monte: nell’assenza di una regia, politica e amministrativa, nella gestione dell’Istituzione Le Mura, praticamente abbandonata a se stessa, e nell’assenza di una seria volontà da parte del sindaco di investire nel Cassero e più in generale sulle Mura, destinandovi un gruppo di lavoro sottodimensionato e appena qualche spicciolo. Parliamo di 30mila euro l’anno per tutte le manutenzioni e gli allestimenti, la metà dei quali oltretutto ‘bruciati’ dai compensi messi in conto per un consulente esterno che avrebbe dovuto supportare l’Istituzione Le Mura per contabilità e gare di appalto, ma ad oggi non si capisce bene quale contributo abbia fornito”.
“E in tutto questo il sindaco continua a non dire una parola sulla questione del Cassero – conclude Carlo De Martis -, evidentemente più interessato a cercare qualche like con i suoi video entusiasti per l’ordinaria bitumatura di qualche strada, anziché preoccuparsi del fatto che noi grossetani stiamo perdendo uno dei luoghi più belli che abbiamo”.