FIRENZE – Alle 12 di oggi, una delegazione composta da parlamentari e consiglieri regionali della Lega, assistita dall’avvocato Silvio Pittori, si è recata al Palazzo di Giustizia di Firenze presentando negli uffici della Procura un esposto nei confronti del presidente della regione Toscana, Enrico Rossi.
“Il documento – spiegano – chiede che venga effettuata un’indagine per verificare compiutamente se nelle decisioni assunte in materia di politica sanitaria da parte dello stesso presidente, così come nella pubblicazione di un post sui social in cui il medesimo governatore etichettava come ‘fascioleghisti’ tutti coloro i quali non la pensassero come lui su come affrontare la tematica relativa al Coronavirus, si possano ravvisare o meno ipotesi di reato”.
“Riteniamo, infatti – prosegue la nota degli esponenti leghisti -, che le misure adottate per la prevenzione ed il contenimento del Coronavirus non siano state, a tempo debito, adeguate ed incisive per garantire il diritto alla salute d’individui di qualsiasi nazionalità essi siano”.
“A nostro avviso – precisano i parlamentari ed i consiglieri regionali leghisti – sarebbe stato, infatti, necessario prevedere una quarantena obbligatoria (com’è avvenuto per i nostri connazionali trasferiti presso una struttura militare alle porte di Roma) per le persone, italiane, cinesi o di altri Paesi, provenienti dalla Cina”.
“Riguardo all’uso del quantomeno infelice termine ‘fascioleghista’ – sottolineano – questo offende, a nostro avviso, palesemente sia chi è stato eletto nelle fila della Lega, sia i milioni di elettori che hanno votato per il partito guidato da Matteo Salvini”.
“Qualora l’autorità competente, di cui nutriamo il massimo rispetto – conclude la nota – dovesse ravvisare condotte penalmente rilevanti, l’esposto avrà valore di denuncia-querela nei confronti del presidente Rossi”.
L’esposto è stato firmato dal deputato Mario Lolini, dal senatore Manuel Vescovi, dal consigliere regionale Elisa Montemagni, consigliere regionale Jacopo Alberti, dal consigliere regionale Marco Casucci, dal consigliere regionale Luciana Bartolini e dal consigliere regionale Roberto Biasci.