TALAMONE – Al via oggi, al Centro recupero tartarughe marine di Talamone (Orbetello), la due giorni promossa da Parco della Maremma per il rilascio del marchio di High Quality Whale Watching promosso da Accobams e curato da Fondazione Cima, soggetto accreditante per l’Italia.
I maestosi cetacei che popolano il Santuario dei Cetacei Pelagos si sono nel tempo trasformati in forma di attrazione turistica. Non più solo studiosi e appassionati, ma sempre più numeroso sta divenendo il “pubblico” in cerca delle emozioni uniche che l’avvistamento di questi splendidi animali può provocare.
Un’operazione, quella di avvicinamento da parte dei natanti, che se non fatta nelle opportune modalità, nelle migliori delle ipotesi rischia di disturbare gli animali, nelle peggiori di arrecare seri problemi sino al rischio collisione.
Il marchio di qualità HQWW® ha quindi lo scopo di formare gli operatori e sensibilizzarli sulle tematiche della conservazione dei cetacei, rendendoli responsabili nel mantenere e migliorare la qualità ambientale del territorio con un atteggiamento positivo e l’applicazione di buone pratiche ambientali.
Il marchio è già diffuso in Francia e nel Principato di Monaco e questo di Talamone è il secondo corso realizzato in Italia che ha visto la partecipazione di operatori di compagnie marittime provenienti dalla Sardegna, dalla Liguria e dalla Toscana.
Il corso di certificazione è organizzato dal Parco della Maremma, nell’ambito del progetto EcoSTRIM cofinanziato dal programma Interreg Italia-Francia Marittimo, con l’obiettivo di migliorare la competitività delle imprese della filiera del turismo blu sui mercati nazionali e internazionali.
“Il Parco della Maremma – ha affermato Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma – sta portando avanti da tempo progetti che aiutino le imprese a qualificare ulteriormente i loro servizi chiave sostenibile. Il progetto EcoSTRIM in collaborazione con Regione Toscana e Anci Toscana, ha permesso in questi mesi di organizzare una serie di incontri formativi e di aggiornamento che hanno affrontato a 360° le tematiche legate al turismo sostenibile e la blue economy. Questa due giorni segna un ulteriore passo in avanti verso la valorizzazione del Santuario dei cetacei e l’attivazione di nuovi servizi in armonia con l’ambiente favorendo una sempre maggiore consapevolezza negli operatori turistici e del mare dell’importanza di essere soggetti attivi nella tutela della natura e di come questo sia un valore aggiunto del loro fare impresa”.
Sempre nell’ambito del progetto EcoSTRIM, Talamone ospiterà altri due incontri. Il 25 febbraio alle 15 sarà la volta di “Facciamo luce in mare” con un focus destinato alla sostenibilità delle imprese del mare curato da Legambiente e Università di Siena. Il 4 marzo dalle ore 9.30 si parlerà di servizi turistici integrati con il seminario “Dal bambino all’esperto: costruire un’offerta integrata a partire dal valore territoriale” che prevederà tra l’altro una prova sul campo in uno dei percorsi di Talamone del Parco della Maremma per conoscere e capire come valorizzare l’offerta natura del nostro territorio.
EcoSTRIM è un progetto cofinanziato nell’ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo con l’obiettivo di migliorare la competitività delle imprese della filiera del turismo blu sui mercati nazionali e internazionali tramite il coinvolgimento diretto di Amministrazioni Pubbliche e operatori turistici. Il progetto è articolato in tre componenti che puntano all’accrescimento di reti transfrontaliere per creare marchi ecologici di qualità (ecolabel), allo sviluppo di nuovi prodotti turistici e a investimenti per incrementare l’accessibilità di zone di interesse turistico. EcoSTRIM ha una durata di 3 anni (Gennaio 2018 – Gennaio 2021) con una dotazione finanziaria complessiva 1 milione 303mila 887,42 euro, di cui 1 milione 108mila 304,31 euro provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).
Foto Sergio Giorgi.