FOLLONICA – “Sulle ecoballe deposte sul fondale marino a due miglia da Cerboli la preoccupazione è legittima, ma non dobbiamo creare allarmismi”. Commenta così Andrea Benini, candidato sindaco di Follonica per il centrosinistra, le notizie che da settimane si susseguono sulla necessità di recuperare le 60 tonnellate di ecoballe perse nel 2015 dalla motonave Ivy.
I rifiuti si trovano in uno spicchio di mare a due miglia a sud, appunto, dall’isolotto di Cerboli, 4 miglia da Piombino e 5 da Follonica e dall’Isola d’Elba.
“Sono a conoscenza delle difficoltà che proprio in questi giorni, in cui la notizia è arrivata alle cronache nazionali, stanno incontrando i gestori di strutture ricettive e stabilimenti balneari, e condivido la preoccupazione per il danno di immagine che questo può provare alla nostra città, soprattutto a ridosso della stagione turistica. Per questo – aggiunge Benini – è necessario agire subito, come abbiamo provato a fare nei mesi scorsi durante il nostro ultimo mandato”.
“Spetta al commissario straordinario designato, il contrammiraglio Aurelio Caligiore, stabilire come intervenire per la rimozione dei rifiuti, ma è chiaro che le amministrazioni di Piombino, Follonica e Isola d’Elba devono muoversi compatte per chiedere interventi urgenti, nell’interesse del nostro mare e delle specie che vi vivono, ma anche a tutela dell’economia di questi luoghi”.
“Da tempo – aggiunge Benini – ci muoviamo per promuovere una nuova idea di sviluppo economico, che parta dal rispetto dell’ambiente e dalla promozione dell’economia circolare. Ne abbiamo parlato anche ieri sera con l’eurodeputata Simona Bonafè: vogliamo per il nostro territorio continuare a lavorare su un modello sviluppo che faccia dei rifiuti una risorsa. Per far questo, chiaramente è necessario spingere sulla raccolta differenziata: le ecoballe disperse nel nostro mare sono i nostri rifiuti indifferenziati che vengono inviati alla discarica delle Strillaie per produrre Css, il combustibile solido secondario. Un prodotto che viene messo sul mercato ma che, da anni, non trova più acquirenti. Per questo le balle dei nostri rifiuti vengono caricate da Sei Toscana su motonavi come quella che, nel luglio 2015, è stata coinvolta in questo incidente che mette a rischio ora il nostro ecosistema”.
“A dicembre – va avanti il candidato -, in chiusura del nostro ultimo mandato il Consiglio comunale di Follonica ha approvato una mozione presentata dal Pd e dalla Primavera Civica proprio su questo tema, con la quale ci si impegna affinché il Comune di Follonica si faccia portavoce presso il commissario straordinario per velocizzare il recupero dei rifiuti e valuti di schierarsi come parte civile, nel caso di un processo, che venga quantificato il danno ambientale subito e bonificato il fondale, che i responsabili si facciano carico delle spese di bonifica e recupero e che l’indennizzo previsto per pescherecci di Portoferraio, Piombino e Castiglione della Pescaia che recuperano ecoballe sia esteso anche alla flotta di Follonica di stanza al porto di Piombino”.
“Inoltre – conclude Benini -, il Consiglio comunale si è impegnato per richiedere alla Regione Toscana la riapertura dell’iter per l’istituzione dell’Area marina protetta dell’arcipelago toscano che, di fatto, impedirebbe a motonavi come la Ivy, che ogni mese caricano circa 2mila tonnellate di rifiuti dirette verso l’est Europa di non passare dal quel tratto di mare, e di attivarsi con la società che gestisce l’impianto delle Strillaie perché i rifiuti indifferenziati siano trasformati in Css di migliore qualità, in grado quindi di soddisfare le richieste del mercato”.