FOLLONICA – Un connubio nato dalla passione e dall’obiettivo comune di diffondere le sette note e valorizzare i giovanissimi talenti del territorio. È quello fra l’associazione “Amici della musica” di Massa Marittima e la Scuola comunale di musica “Bonello Bonarelli” di Follonica. In nome di questa unità di intenti è andata in scena l’esibizione del pianista Jacopo D’Ambra, promettente allievo quindicenne dell’istituto musicale follonichese.
Il giovane musicista infatti si è distinto suonando le note dei grandi maestri della musica classica – da Rachmaninoff a Debussy, Liszt, Chopin e Mendelssohn – in un concerto nelle sale del Portale delle Arti a Massa Marittima, durante la presentazione della nuova stagione concertistica 2020 promossa e organizzata dall’associazione massetana “Amici della musica”.
«Quando ho chiesto la partecipazione di Jacopo D’Ambra – spiega il direttore della rassegna, Maurizio Morgantini – alla presentazione della stagione concertistica, la direttrice della Bonarelli, Sabrina Gabellieri, ha subito accettato l’invito. È sempre emozionante ascoltare un giovanissimo pianista, così come è di grande stimolo collaborare con realtà del territorio simili alla nostra».
La manifestazione, alla sua 48esima edizione, è ormai un’istituzione per la Maremma. La stagione propone sette date da marzo a ottobre: il primo concerto è infatti in programma sabato 21 marzo alle 18, quando si esibiranno Corrado Stocchi e Elisa Viscarelli, al violino e al pianoforte.
L’ultimo appuntamento, in calendario il 31 ottobre, sarà affidato al maestro e direttore artistico dell’associazione “Amici della musica”, Maurizio Morgantini, e a Fabrizio Bono.
«Siamo stati felici di partecipare alla presentazione di questa importante rassegna musicale – spiega Sabrina Gabellieri –: la nostra scuola da sempre stringe collaborazioni con altri istituti musicali perché il confronto rappresenta una crescita per gli allievi ma anche per noi docenti. Ringrazio il maestro Morgantini per l’invito: ci saranno sicuramente altre occasioni in cui le nostre realtà divideranno lo stesso palco».