GROSSETO – “Continua l’impegno di Grosseto al centro (Gac) nel promuovere la realizzazione di una Centrale operativa interforze provinciale con il Numero unico di emergenza (Nue) 112 in seno ad essa, costituito dai professionisti del 118, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine”. Lo scrive, in una nota l’associazione.
“Stamani il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è venuto a Grosseto ad ascoltare e raccogliere le istanze dei cittadini sul territorio – prosegue l’associazione -. Grosseto al centro, associazione ecumenica, quotidianamente presente sul territorio e che negli anni ha maturato diverse proposte ascoltando i cittadini, ha raccolto l’appello del presidente della Regione Toscana e del Partito democratico di partecipare ai forum tematici nell’ambito dell’iniziativa “La Toscana delle idee”. Stamani abbiamo partecipato al forum sulla sanità per illustrare e condividere con i presenti le proposte di Gac riguardo la nostra salute, il welfare e le disabilità”.
“Con l’occasione abbiamo consegnato al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Consigliere regionale Leonardo Marras e al presidente della Conferenza dei sindaci Asl Toscana sud est Giacomo Termine il report UndiciDue2019, elaborato da un panel di esperti di diverse regioni al quale ha partecipato anche Grosseto al centro. La stesura del documento, finalizzato a realizzare un Numero unico di emergenza 112 efficace e al servizio dei cittadini, rinnova con concretezza l’impegno di Gac nel candidare la città e la provincia di Grosseto al centro di un’importante innovazione istituzionale per il Paese in materia di sicurezza ed emergenza-urgenza, proponendo un modello per tutte le altre province italiane che siano in disaccordo con quelle politiche di accentramento delle regioni che allontanano i servizi dai cittadini: l’istituzione della Centrale operativa interforze provinciale e del Nue 112, in seno ad essa, costituito dai professionisti delle centrali operative del 118, dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell’Ordine (centrale che, nel caso della nostra provincia, riporterebbe il 118 da Siena a Grosseto)”.
“Riguardo all’Ospedale Misericordia Grosseto al centro ha ribadito, tra i partecipanti, la necessità di un prioritario aumento del personale sanitario sia nel Pronto soccorso che nel reparto di Medicina Interna, per evitare il cronico fenomeno delle attese in barella prima del ricovero, diminuire il rischio clinico dei pazienti e aumentare il tempo di assistenza ricostruendo il rapporto sanitario/paziente che è andato sfilacciandosi negli anni. Fondamentale, di conseguenza, anche l’aumento dei posti letto nell’area medica. Un maggiore turnover dirigenziale nei ruoli di coordinamento del personale, inoltre, potrebbe favorire una pronta risposta del sistema ai profili di criticità che possono verificarsi nel tempo”.
“Grosseto al centro ha portato anche le segnalazioni di alcune persone con disabilità, che per l’Ospedale Misericordia di Grosseto lamentano, a titolo di esempio: la distanza dei parcheggi per disabili dagli ingressi; la mancanza di percorsi facilitati e di segnaletica per ipovedenti e tattile; l’inadeguatezza degli ascensori per alcune tipologie di sedie a rotelle; la mancanza, in alcuni reparti, di lettini automatizzati per il trasferimento dell’assistito in sedia a rotelle con talune patologie; la mancanza di bilance per persone costrette in sedia a rotelle; la mancanza di camere con bagni per disabili; la mancanza di un interprete L.I.S. a disposizione dei non udenti”.
“Le proposte di Grosseto al centro che abbiamo portato ai tavoli sono: lo scorrimento automatico delle liste d’attesa, per una sanità efficiente ed equa; l’adozione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA); l’istituzione di una Consulta della Salute provinciale, permanente e partecipativa, quale trait d’union tra operatori sanitari, amministratori e cittadini; le “Palestre del salvamento”, un programma istituzionale di educazione continua, diffusa e gratuita per i cittadini alle manovre salvavita, format applicabile ai vari ambiti della prevenzione, degli stili di vita ecc… (es: ascolto psicologico, educazione alimentare, ludopatie, ecc…); la realizzazione delle Centrali operative interforze provinciali (vicine al territorio), con il Numero Unico delle Emergenze 112 in seno ad esse attraverso l’impiego dei professionisti del 118, Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine (no personale “laico”)”.
“Ringraziando il presidente della Regione Toscana per la disponibilità all’ascolto – concludono da Grosseto al centro -, auspichiamo che tale iniziativa diventi metodo strutturale per la politica in generale, affinché ci si confronti e si ascolti con continuità i cittadini nel proprio territorio, promuovendone la partecipazione”.