GROSSETO – Un programma di assunzioni “con molte ombre” quello presentato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia Antonfrancesco Vivarelli Colonna secondo i consiglieri Pd del gruppo consiliare Democratici Insieme che hanno inviato un’interrogazione in merito.
“A parte i soliti toni trionfalisti, se si va a guardare la sostanza – spiegano i consiglieri Marcello Giuntini, Luca Aldi, Francesco Limatola e Lorenzo Mascagni – si trova poco più del reintegro del turn over, nessun addetto alla manutenzione di strade e scuole ed uno schiaffo a quei precari che per anni hanno lavorato in Provincia. Ciliegina sulla torta compare il ruolo di direttore generale di cui non si sentiva la mancanza”.
Su tutti questi punti gli esponenti del Partito democratico chiedono al presidente se “intende rispondere evitando i consueti toni fra il vittimistico e l’aggressivo ma attenendosi rigorosamente ai fatti e prendendo impegni per il futuro”. Inoltre se “non ritiene esagerati i toni del comunicato stampa che annunciano undici assunzioni di cui la stragrande maggioranza per la copertura del turn over e se ritiene falso o quantomeno “ottimistico” spacciare 13 assunzioni entro il 2021, perché così riporta il piano del fabbisogno di personale, quali “assunzioni nei prossimi mesi”.
Viene poi sottolineato come uno dei settori in cui c’è più necessità di personale in Provincia sia quello legato alla “manutenzione delle scuole e delle strade provinciali” dove, malgrado l’insufficienza di risorse il personale interno all’ente svolge un importantissimo ruolo pur essendo fortemente sottodimensionato. Ma di tutto questo secondo il gruppo Democratici insieme nel piano della Provincia non c’è traccia.
“Nel fabbisogno di personale 2019-2021 – mettono nero su bianco -, non è prevista l’assunzione né di operatori della manutenzione stradale, tantomeno cantonieri o manutentori per la cura degli edifici scolastici”. Inoltre ricordano i consiglieri che la Provincia di Grosseto ha già bandito due concorsi per l’assunzione di undici istruttori amministrativi ma nessuno dei due i bandi contiene la riserva per i lavoratori precari.
“E questo – affermano – penalizzando tutti coloro che dal 2010 a dicembre 2017, hanno svolto come precari prestazioni lavorative presso l’ente”. Inoltre sotto la lente dei consiglieri del centrosinistra c’è anche la figura del direttore generale indicato nel piano di riorganizzazione.
Infatti si chiedono se questo nuovo incarico, si legge nell’interrogazione: “Comporterà un aumento dei costi per il personale e se, in caso di risposta positiva, non sia più opportuno investire tali risorse in ulteriori assunzioni, specie in considerazione del fatto che, attualmente, le competenze provinciali sono fortemente ridimensionate dopo la riforma Del Rio. In più – concludono i consiglieri democratici -, il ruolo di direttore generale si sovrappone a quello del segretario che già sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e ne coordina l’attività”.