GROSSETO – “Ci sono temi che dovrebbero unire e non dividere, ed invece è evidente la strumentalizzazione che il centrosinistra vuol fare della proposta di cittadinanza onoraria a Liliana Segre, reduce da Auschwitz, e ad Egea Haffner, scampata alle Foibe”. Lo dice il segretario provinciale e capogruppo della Lega in consiglio comunale a Grosseto Andrea Ulmi.
“Leggo gli attacchi al sindaco e mi convinco ancora di più della strumentalità degli stessi – sostiene – perché lo sfogo di Antonfrancesco Vivarelli Colonna è giunto dopo due riunioni della conferenza dei capigruppo in cui dalla minoranza non si è fatto altro che opporsi a quanto proposto dal centrodestra che, non solo accoglie ciò che la minoranza ha proposto, ma lo estende e lo integra”.
“Se la mozione del centrosinistra ha ad oggetto solo la Segre – spiega Ulmi -, la nostra prende spunto dal dramma che, in luoghi diversi, hanno vissuto sia la senatrice a vita che la signora Haffner. Lo facciamo per condannare ogni oppressione, che sia venuta da destra quanto da sinistra. Nel caso di specie, noi non ci contraddiciamo, in quanto, votando la mozione proposta, celebriamo sia la figura di Liliana Segre che di Egea Haffner, e tutto ciò che simbolicamente rappresentano”.
“Una contraddizione evidente invece nel caso del centrosinistra che, se non votasse la mozione presentata dal centrodestra, di fatto farebbe decadere entrambe le cittadinanze, essendo necessaria la maggioranza qualificata – prosegue il segretario leghista -. Non capisco, sinceramente, questo atteggiamento, a meno che dall’opposizione abbiano motivi particolari per dire di no alla Haffner”.
“Credo che il dramma e l’autorevolezza di Liliana Segre – afferma il segretario della Lega -, al pari dello spessore della persona, siano stati onorati con la nomina a senatore a vita. Le centinaia di cittadinanze che le stanno tributando, al pari di quelle che giungono per la Haffner, più che celebrare la persona servono invece a ricordare e denunciare un momento storico che nessuno di noi vuole rivivere, da qui lo spirito di una mozione che, secondo noi, non dovrebbe dividere, ma unire”.
“Il consigliere Carlo De Martis – sostiene il segretario della Lega – ha affermato che la Haffner non vuole la cittadinanza onoraria per non essere strumentalizzata, e dice anche che la Segre si rifiuta di riceverla da una città che ha dedicato una via ad Almirante. Non capisco allora perché lui proponga comunque la Segre, se sa già che la rifiuterà, e noi non dovremmo proporre, accanto al suo, anche il nome della Haffner”.