GROSSETO – Per contribuire alla ottimale gestione del territorio, Coldiretti Grosseto ha allestito un ufficio a hoc, la cui direzione è affidata a Sergio Zambrini. L’ufficio si occuperà anche delle problematiche relative alla gestione venatoria della Maremma. Zambrini è stato scelto per la sua competenza in materia, in forza della quale ha per ani rappresentato Coldiretti, in qualità di presidente, nella Atc 7 Grosseto.
Tra le principali incombenze da affrontare la ormai annosa questione dei danni causati dagli ungulati, che ormai rappresenta una sorta di gravame costante a svantaggio della agricoltura locale. E che il problema abbia ormai raggiunto livelli insostenibili lo testimoniano sia la storia della presenza abnorme di cinghiali in provincia di Grosseto, che la cronaca, la quale registra sistematicamente danni alle colture e incidenti – spesso gravi – alla circolazione stradale.
Il tutto con costi diretti ed indiretti sempre crescenti per la collettività. Prova ne sia la recente scelta di una importante compagnia assicurativa italiana di ritirare la copertura della Provincia per i danni causati dai selvatici. E dopo trent’anni, l’amministrazione di Palazzo Aldobrandeschi ha dovuto ricorrere, per le assicurazioni sulla responsabilità civile verso terzi in caso di incidenti stradali provocati da animali, ad un broker straniero. Una copertura, però, che costa cara alla collettività, atteso che per la garanzia sul rischio lungo i 2Mila chilometri delle strade provinciali, dove negli ultimi tre anni i cinghiali hanno causato 301 incidenti stradali, con tre morti solo nel corso del 2011, la Provincia dovrà coprire con mezzi finanziari propri una franchigia sui danni pari a 5Mila euro, a fronte dei precedenti 500.