ORBETELLO – «No ai coriandoli di plastica» lo dice Luca Passalacqua presidente del Wwf della provincia di Grosseto. «Coriandoli e stelle filanti un tempo erano costituiti da materiale cartaceo residuo di lavorazioni ben più pregiate, ora accanto a questi sono apparsi coriandoli luccicanti realizzati con scarti di materie plastiche sottilissime, manualmente quasi impalpabili».
«I coriandoli di carta hanno tempi di smaltimento che vanno dalle due alle sei settimane, quelli di plastica non sono biodegradabili, permangono in terra e nell’acqua, sono resistenti a ogni tipo di raccolta svolta con precisione e con mezzi economicamente plausibili. Sono altresì ostici alla raccolta pure del più volenteroso e ossessivo volontario ambientalista, per intenderci quelli che si prodigano alla Feniglia o alla diga di Orbetello».
«Gli sfavillanti pezzettini di materia plastica si depositano nelle strade, sui terreni, nelle condotte fognarie, con il vento si sparpagliano ovunque e, alle prime piogge, finiscono in mare o in laguna con conseguenze facilmente immaginabili. Già mangiato l’orata o il cinghiale speziato al coriandolo?» chiede il Wwf.
«È pur vero che come i volontari Wwf, tante associazioni difendono e curano l’ambiente organizzando pulizie delle spiagge, delle lagune, delle sponde dei fiumi, dei boschi, delle periferie sfruttate e abbandonate ma, il coriandolo plastico in questione, si trasforma in micro-rifiuto e sfugge alla nostra volontà e capacità di eliminarlo. È anche vero che il giorno successivo il Carnevale, le vie e le piazze sono prontamente ripulite ma nel frattempo tanta plastica è sfuggita alla costosa e parziale pulizia.
«Perché non interveniamo alla radice del problema invece di delegare le soluzioni agli spazzini comunali, perché i commercianti possono impunemente distrarsi sulla vendita di plastica a scopo ricreativo, perché bambini e adulti ignorano il pericolo della plastica e dell’inquinamento? Quale esempio di comportamento concordato e virtuoso indichiamo i carri allegorici di Orbetello che utilizzano esclusivamente coriandoli in carta e ignifughi».
«Chiediamo con determinazione alle amministrazioni locali di elaborare azioni normative, d’informazione e sensibilizzazione affinché il carnevale possa mantenersi una festa allegra, colorata e rispettosa dell’ambiente, come i bellissimi carri allegorici quest’anno ci ricordano. Il problema sollevato riguarda tutti quei Comuni che non hanno ancora disciplinato l’uso dei coriandoli e altri materiali plastici. Speriamo che i Maremmani sappiano attivarsi in difesa del loro territorio anche senza la presenza di Piero Pelù o Jovanotti o Greta Thunberg» conclude Passalacqua.