GROSSETO – «L’indagine georadar che l’amministrazione comunale ha fatto eseguire su via Mascagni “per avere un quadro più completo per esaminare meglio il progetto alternativo”, come dichiarato dall’assessore ai Lavori pubblici, conferma la bontà della posizione sostenuta dalle diverse associazioni e da tanti cittadini: non c’è alcuna necessità di abbattere i 52 pini di via Mascagni». A scriverlo, in una nota, l’associazione Grosseto al centro.
«La consigliera comunale Antonella Pisani ci ha fornito la planimetria con la mappatura del sottosuolo, elaborata a seguito dell’indagine, che conferma quanto indicato da Giovanni Morelli, tra i massimi esperti europei di pini domestici e della loro stabilità, nella relazione tecnica prodotta a seguito della sua perizia – continuano dall’associazione -. Il georadar ha evidenziato ben poche radici a una profondità tale da poter interferire con il sottofondo stradale, tant’è vero che il Comune non ha prodotto alcuna relazione a conclusione dell’indagine: l’amministrazione comunale ha speso 6000 euro per accertare quello che i tecnici e i cittadini già sostenevano e ora tace. La soluzione resta l’allargamento dell’aiuola che ospita i pini, come indicato da Morelli, peraltro necessaria anche per gli eventuali futuri lecci».
«Ricordiamo – si legge ancora nella nota – che per via Mascagni l’architetto Alessandro Marri ha gratuitamente fornito all’amministrazione comunale una proposta di intervento alternativa che consentirebbe di offrire una maggiore sicurezza per le persone rispetto al progetto del Comune, tutelando al contempo il patrimonio arboreo e risparmiando diverse decine di migliaia di euro».
«Se per il Comune la motivazione è realmente la sicurezza stradale, è necessario che ci si basi su dati certi e che si approcci in maniera scientifica le scelte e le modalità di intervento con cui spendere le risorse pubbliche – ancora nella nota -. Va fatta una statistica sull’incidentalità tra strade alberate e strade non alberate e tra strade con alberi che sollevano la pavimentazione e strade con alberi che non sollevano la pavimentazione, esaminando le cause dei vari episodi».
«Se l’amministratore non fa queste analisi le indicazioni arriveranno dai cittadini – vanno avanti dall’associazione -. Per questa ragione Grosseto al centro fa oggi un accesso civico via pec chiedendo al Comune di ricevere tutte le informazioni disponibili sugli incidenti stradali verificatisi negli ultimi 10 anni sulle principali strade grossetane».
«Il mondo tecnico e scientifico ci dice che non c’è alcuna necessità di tagliare quei 52 pini giovani, sani e stabili, un patrimonio che apporta benefici all’intera collettività. Se il Comune vuole procedere con l’abbattimento, violando l’invariante strutturale, deve avere delle ragioni forti: le tiri fuori e le comunichi ai grossetani, per non compiere un atto arbitrario e danneggiare la comunità – concludono da Grosseto al centro -. Chi intendesse perseguire questo intento, ne dovrà rispondere in tutte le competenti sedi».