FOLLONICA – Le liste civiche “Movimento per Follonica” e “Follonica nel Cuore” sosterranno la candidatura di Massimo di Giacinto a sindaco. La decisione è stata ufficializzata questa mattina durante una conferenza stampa organizzata dal candidato di centrodestra che segna anche la ripartenza della campagna elettorale.
Presenti Francesco De Luca e Aldo Iavarone, i rappresentanti delle due civiche, insieme al candidato Massimo di Giacinto e la sua coalizione; Sandro Marrini, segretario provinciale di Forza Italia; Roberto Azzi, segretario follonichese Lega Salvini Premier; Danilo Baietti in rappresentanza di Fratelli d’Italia e Charlie Lynn della civica Di Giacinto Sindaco.
«Con le due civiche cittadine – spiega Di Giacinto – abbiamo trovato degli accordi programmatici e sosterranno la mia candidatura a sindaco. Erano due civiche che si sono presentate autonomamente al primo turno, ma condividono alcune mie proposte e con loro abbiamo trovato punti di convergenza. Loro sostengono e apprezzano la mia candidatura e la mia persona».
Francesco De Luca, espressione storica del centrosinistra per dieci anni consecutivi e anche presidente del consiglio comunale nella scorsa legislatura, spiega subito che la sua è una scelta che va di sopra delle sue idee politiche personali.
«Sono una persona di centrosinistra che rivendica la sua appartenenza – sottolinea -, ma il mio dovere civico mi spinge di schierarmi verso il cambiamento. È stata una decisione pragmatica. Con la nostra lista civica, che ha ottenuto oltre settecento voti, che confermano che i cittadini hanno creduto in noi, la nostra idea era quella di creare un cambiamento per Follonica. Ci siamo resi conto che la città non era stata amministrata bene, partendo dall’ordinario per giungere allo straordinario. È una situazione sotto gli occhi di tutti. Bisogna fare qualcosa per invertire la tendenza e ci siamo trovati d’accordo con Di Giacinto su un’alleanza programmatica. Ci diranno che siamo dei traditori del sistema, ma in questo momento bisogna essere coraggiosi e metterci la faccia e noi ce la mettiamo, incuranti degli attacchi che potranno arrivarci dal centrosinistra per la nostra scelta, che è dettata solamente dal bene della città».
Per Follonica nel Cuore, che lo scorso 26 maggio ha ottenuto il 2% dei voti, è intervenuto Aldo Iavarone. «Dopo un primo turno in cui avevamo corso autonomamente puntando sui giovani e sulle donne – ha spiegato – abbiamo deciso di sostenere la candidatura di Massimo Di Giacinto in quanto c’è stata una convergenza importante su alcuni punti del programma. Noi siamo nati sulla battaglia per l’ambiente e su quella per il depuratore di Follonica dove le promesse fatte non sono andate avanti, anzi l’unica cosa che sappiamo è che l’Acquedotto del Fiora ha detto che non avrebbe tirato fuori soldi per il nuovo impianto. Un depuratore che ad oggi è deleterio per il turismo e anche per attrarre nuovi investitori. Siamo poi favorevoli infine alla nascita della società multiservizi a partecipazione pubblica».
Massimo di Giacinto, durante la conferenza stampa che si è tenuta nella zona industriale della città, ha spiegato anche i punti chiave del suo programma elettorale. «La scelta della zona industriale di Follonica – spiega – rappresenta il luogo della ripartenza dopo il ricorso al Tar che ci ha permesso di disputare il ballottaggio, perché nella mia amministrazione il lavoro sarà il punto centrale dell’azione. Questa zona è il cuore pulsante della nostra economia con imprese artigiane e industriali a basso impatto ambientale, oltre ad attività commerciali importanti. Ciò a fianco del settore turistico che, in estate, rappresenta un altro elemento portante della nostra economia».
Lavoro ed uno sguardo ai giovani. «Non vogliamo che i nostri giovani debbano lasciare Follonica come sta avvenendo – afferma Di Giacinto- devono anche avere la loro possibilità di costruirsi qui il futuro». La zona industriale, però, rappresenta ancora di più: “È la dimostrazione dello scollamento con la vecchia amministrazione – sostiene il candidato-. Qui l’ex sindaco ha promesso, ma non ha realizzato. In tema di sicurezza, di lavori pubblici, di illuminazione c’è molto da fare. Ma anche sulla Tari noi intendiamo dare risposte alle aziende. Qui sono convinto che si possano attrarre nuove realtà artigianali ed industriali e valorizzare quelle che già ci sono attraverso, anche, la fiscalità locale».
Il turismo, per Di Giacinto, è l’altro settore portante per generare lavoro. «Al momento – spiega il – è limitato all’estate, mentre noi siamo convinti che questo debba essere un riferimento per tutto l’anno. Qui ci sono molti investimenti da fare. A Follonica inoltre c’è la necessità di ricettività alberghiera con la possibilità di costruire nuove strutture. Nella pianificazione urbanistica dovremo prevedere aree ad hoc dove permettere la realizzazione di questa ricettività. Il turismo balneare inoltre- aggiunge Di Giacinto- come la nautica e la vela, ma non se ne può parlare senza realizzare un porto. Non una struttura grande, ma due porticcioli di dimensione turistica e per questo interverremo sulla Regione Toscana. L’obiettivo è far diventare Follonica, da una città sul mare a una città di mare”».
Turismo è anche quello sportivo. «Ci crediamo molto – sostiene Di Giacinto – e vorremmo realizzare una tensostruttura che vada ad affiancarsi alle strutture già esistenti dove si svolgono le attività delle società cittadine. In più sosterremo la nascita dell’impianto di golf già previsto da un soggetto privato».
Lavoro è anche attività commerciali. «Il piccolo commercio – sostiene Di Giacinto – può vivere solo se in città c’è gente, dunque se Follonica torna ad essere un centro di attrazione commerciale come lo era fino a qualche anno fa. La città deve essere dunque più accogliente, pulita, sicura, in sintesi più attraente. In questa ottica sono fondamentali gli eventi ed una viabilità che andrà rivista immediatamente, ricreando i due naturali viali di scorrimento già presenti, creando anche gli opportuni parcheggi e sistemando gli attuali dell’area ex Ilva».
L’idea di Di Giacinto, poi, è quella di realizzare una società multiservizi sul modello di Sistema a Grosseto. «Un’azienda partecipata – spiega Di Giacinto- che possa svolgere per il comune molte attività, a partire dalla gestione del verde pubblico e delle manutenzioni. Anche qui creando posti di lavoro pur mantenendo i contratti già in essere».
Altri due sono i progetti privati su cui il candidato sindaco intende puntare. «Il primo è una Rsa che un privato vuole realizzare – afferma – il secondo è di un gruppo straniero interessato alla Ex Colonia. Noi dobbiamo essere aperti a questi tipo di iniziative».