MAGLIANO IN TOSCANA – “Da mittente a… mittente”. E’ il tragitto effettuato da un pacco inviato dall’ufficio postale di Magliano con destinazione Pitigliano, attraverso il servizio “poste delivery express box”. Tra lo stupore del mittente il pacco è stato recapitato nella propria abitazione, anziché in quella del destinatario.
“Storie di ordinari errori, che, spesso, i cittadini denunciano alle istituzioni e che sono al limite del paradosso”. Questa volta, però, nessuno è andato dal sindaco a lamentarsi del disservizio, perché il protagonista della vicenda è il sindaco stesso, cioè Diego Cinelli, primo cittadino di Magliano. “Quanto accaduto è stato paradossale – afferma – è talmente una vicenda assurda che alla fine, più che alterarmi, ho preso questa storia con ironia. Certo è che nel suo paradosso è una vicenda che fa riflettere su un sistema, quello di Poste Italiane, che si trova protagonista sempre più spesso, di situazioni di questo genere, come emerge anche dalle cronache di tutti i giorni”.
La vicenda si svolge tra lunedì e martedì. “Lunedì mattina – spiega il sindaco – sono andato all’ufficio di Magliano per inviare un pacco a Pitigliano. Martedì quando arrivo a casa e mia madre mi avverte che me ne è arrivato uno. Tra me e me resto sorpreso perché non attendevo nulla. Quando mi viene mostrato mi trovo davanti il pacco che avevo inviato”. Insomma Cinelli archivia l’errore, ma spera che Poste Italiane sia sempre più attenta ai servizi erogati, specie attraverso società esterne.
“Sono storie che noi sindaci ascoltiamo e questa volta, per caso, ne sono protagonista diretto, ma d’altra parte anche io sono un cittadino come tutti gli altri – conclude Cinelli -. Posso dire che Poste offre anche tanti servizi utili e innovativi. Gli errori commessi e spesso denunciati, per fortuna il mio non mi ha creato un danno cosa che in altre situazioni sarebbe potuto accadere, devono però far riflettere su ciò che un cittadino si attende dal servizio pubblico. Passi con ironia quello che è accaduto a me, ma credo che a livello istituzionale, avendo toccato con mano la vicenda, e non volendo accusare nessuno in particolare, sia giusto richiedere maggiore attenzione verso gli utenti che i servizi li pagano ed anche profumatamente”.