GAVORRANO – Gli hanno sparato da distanza ravvicinata, uccidendolo. È morto così, nonostante i due interventi subiti, Conan, breton di dieci anni.
Veronica, la sua padrona, ancora non si da pace. «Era dolcissimo» racconta. Aveva dieci anni, ed era con me dal 2011, quando lo presi al canile, dopo che era stato trovato a vagare nella campagna di Scansano senza chip.
Il cane viveva in un podere nella zona di Giuncarico. «Ci stavamo trasferendo a Grosseto (la morte è avvenuta venerdì 22 novembre). I cani, un breton e un pastore tedesco di dieci anni, erano ancora al podere; io andavo tutti i giorni per portar loro da mangiare».
Il giorno della morte Veronica è arrivata alle 14. «Ho visto che il cane era strano e l’ho portato dal veterinario. Pensavo avesse ingerito qualcosa, e invece il veterinario ha capito subito cosa era successo. Gli avevano sparato ad una coscia e forato l’intestino in quattro punti differenti. Il tutto, secondo il veterinario, a distanza ravvicinata visto il danno fatto e con una pistola ad aria compressa. Ha subito due delicati interventi ma a causa della peritonite dopo due giorni Conan è morto».
Veronica ha fatto denuncia ai Carabinieri. «Conan era buonissimo. A volte girava nel nostro uliveto, che si trova accanto alla casa. I vicini lo conoscevano e non abbiamo mai avuto problemi. Nonostante questo, se andavo via li portavo con me, o li mettevo in una pensione a Montorsaio».
«Non è giusto quel che è successo. Qualcuno si è divertito in maniera crudele, uccidendolo. Era buonissimo, mai aggressivo dolce anche con i bambini. Non mi do pace, e chiedo a chiunque possa aver visto qualcosa di parlare».