GROSSETO – «Oggi è stato il mio ultimo giorno di servizio nel corpo Polizia municipale di Grosseto; alla soglia dei 64 anni di età e 41 lavorativi si conclude, quindi, il mio percorso di dipendente da un’Ammnistrazione pubblica locale e dal 1 gennaio si aprirà una nuova fase di vita, spero non meno densa di soddisfazioni rispetto a quella appena conclusa» a parlare è Massimo Soldati.
«Al termine di ogni rappresentazione teatrale gli attori si presentano al pubblico spettatore per ringraziarlo della presenza; allo stesso modo io sento la necessità, ripercorrendo con la memoria gli anni lavorativi ormai alle spalle, di rivolgere numerosi ringraziamenti, alcuni personali, altri di gruppo, ma in ogni caso spontanei e sinceri».
«Il mio primo ringraziamento non può che essere rivolto, con la speranza che lo riceva, a mio fratello Lorenzo che, con la sua disponibilità ed esperienza, mi guidò verso i primi concorsi pubblici, tra i quali quello per Vigile Urbano-Messo notificatore presso il Comune di Scarlino. Affrontai tale concorso più con l’idea di fare esperienza per i successivi già in calendario che per effettiva speranza di vittoria, ma come a volte accade, le cose andarono diversamente ed il 25 aprile 1979 partecipai al consueto corteo cittadino accompagnando il Gonfalone comunale di Scarlino» prosegue Soldati.
«Quegli anni di servizio, ormai lontani, nei vigili di Scarlino mi affiorano di tanto in tanto alle memoria con un velo di malinconia, dovuta sia al ricordo della mia giovane età ma, sopratutto, al pensiero delle persone, ormai scomparse, con le quali condividevo il servizio: Enio Zanaboni e Italo Vecchiarelli (Il Comandante), ma da me considerati quasi un altro fratello ed un altro babbo. Grazie Enio, grazie Italo, per avermi aiutato e fatto crescere con i vostri consigli ed il vostro esempio, E grazie anche a tutti gli amministratori (come non ricordare il Sindaco Flavio Agresti ed il successore Fabio Fedeli) ed ai colleghi comunali di quel tempo (Vincenzo, Divo, Floro, Ego, Grazia, Alberto, Giuseppe e tanti altri)».
«La mia importante esperienza lavorativa nel Comando VV.UU. di Scarlino si chiuse il 31/01/1983 perché dal giorno successivo, avendo vinto il concorso bandito dal Comune di Grosseto, entrai a far parte del Corpo Vigili Urbani del Capoluogo dove, tenuto conto della mia precedente attività, venni subito assegnato dal Comandante Felice Serra, quale Agente motociclista, alla Sezione di Marina di Grosseto, di supporto al collega Paolo Nesti; ed è proprio Paolo a cui voglio rivolgere un particolare ringraziamento per la fiducia sempre riposta nei miei confronti e per le competenze e l’esperienza sempre condivise. Ovviamente quando si parla del Corpo Vigili Urbani (poi Polizia Municipale) del Comune di Grosseto, per le persone di una certa età viene immediata l’identificazione con colui che ne ha ricoperto la carica di Comandante per oltre 40 anni, ovvero Felice Serra. Chi lo ha conosciuto, ma soprattutto chi, come me, ha avuto il privilegio di lavorarci a stretto contatto, ha intatto il ricordo della Sua ferma determinazione e volontà di ottenere un adeguato riconoscimento del ruolo dei Vigili Urbani, nell’ambito delle specifiche competenze e peculiarietà, sia a livello locale che nazionale (tramite l’Associzione che lo vide tra i fondatori), con instancabile impegno poi premiato dall’emanazione della specifica normativa del settore nell’anno 1986. Grazie di tutto, Comandante Felice Serra» afferma Soldati.
«In un’organizzazione articolata e complessa come quella di un Corpo di Polizia Municipale, grande importanza è rivestita da tutto il personale e maggiore è l’affiatamento, il rispetto e la stima reciproca e migliore risulta il prodotto (ovvero il servizio) reso agli utenti; in questi decenni di servizio ho conosciuto molti colleghi, di età e carattere diversi, ma con i quali ho sempre scambiato stima e rispetto reciproco, come non ricordare i più “anziani” Bernardini, Giustarini, Bocchi, Zannerini, Cantini, Arrigucci, Terreni, Moretti, ecc. con i quali ho percorso il primo tratto di percorso lavorativo e poi Colombini, Bartolini, Capecchi, Bocchi Giuliano, Goracci, Cavalletti, Baldini e tanti altri. A tutti il mio ringraziamento, perché da ognuno ho potuto accrescere il mio bagaglio di esperienza.
Giungendo a tempi più recenti, un particolare saluto e ringraziamento lo rivolgo al Comandante Felice Carullo che per diciassette anni ha condotto con elevato impegno ed innate capacità motivazionali il Corpo, affrontando la non semplice mutazione del ruolo della Polizia Municipale da polizia prevalentemente amministrativa a polizia sempre più orientata a fornire adeguate risposte in materia di sicurezza urbana e contrasto a situazioni di degrado e microcriminalità. Anche a Paolo Negrini, da alcuni mesi incaricato del ruolo di Comandante, il mio ringraziamento ed augurio di conseguire i risultati ed obiettivi attesi, cosa di cui sono certo, conoscendo le Sue qualità e la qualità dei Suoi collaboratori e di tutto il personale polizia municipale».
«Sono ai saluti e ringraziamenti finali e quindi voglio citare tutti gli Amministratori, passati e presenti che ho conosciuto e con i quali mi sono relazionato in tutti questi anni di servizio; è un elenco davvero lungo, ma ricordo ognuno con simpatia e stima. L’ultimo saluto lo dedico alla mia famiglia, mia moglie Patrizia e mio figlio Giovanni che, con la loro pazienza mi hanno sopportato e supportato in questi anni lavorativi, ma che mi dovranno sopportare ancora di più dal 1 gennaio.
Grazie a tutti»